mercoledì 4 aprile 2018

Voltare pagina dopo una storia di non amore. L'intervista a Ronnie

Volti profondi” è una serie di interviste che mira a narrare storie problematiche che tutti potremmo aver vissuto e che si possono affrontare in modi diversi. E' un modo per insegnarci a vedere al di là delle vite che possono apparirci dorate, un modo per conoscere meglio chi ci circonda, un modo per ascoltare persone vere che parlano di problemi veri, emozioni vere, evoluzioni vere, e dare spazio, per qualche minuto della nostra giornata, a tutti loro, nelle loro diversità.
La prima storia ci viene da un'esperienza di violenza psicologica. In molti (uomini e donne) possono averla vissuta, e Ronnie ci racconta la sua, come l'ha vissuta, e soprattutto come l'ha superata.
Ronnie è una ragazza tosta, genuina. Si descrive come “un camionista ucraino sotto le sembianze di una falsa donna”, che cerca di migliorare i propri “numerosi” difetti. Di recente si è trasferita all'estero, lasciando tutti i suoi parenti e amici in Italia, per stare dai suoi zii, che le stanno insegnando a fare la cameriera e la barista nel loro locale. Si è trasferita perché, dice: “Voglio costruirmi un futuro”, perché in Italia non trovava lavoro.

Qual è il più grande problema che hai affrontato nella tua vita, quello che ti ha fatta stare peggio?
Il farmi sottomettere da un uomo.
Quando dico sottomessa da un uomo, intendo quando qualcuno ti fa violenza psicologica e ti fa sentire sbagliata anche quando sei nel giusto.
"Non fare quello", "Se vai a lavoro, mettiti i miei pantaloni sopra, ancora qualcuno ti guarda il culo", "Non andare in piscina senza di me", "Non fare niente senza la mia presenza". Questa è sottomissione. Quando sei innamorata e annulli te stessa al punto da mettere in luce il tuo partner e fare qualsiasi cosa lui dica, come un robot...
Certi dicono che l'amore è quando senti dentro al petto fare CRAC. Ma quello è il suono del tuo cuore, la tua dignità e il tuo essere donna che si spezza. L'amore è un'altra cosa. L'amore è rispettarsi a vicenda ed essere liberi di poter esprimere la propria opinione senza aver paura che l'altro la seppellisca; l'amore è stare insieme ma avere anche la libertà di poter uscire coi propri amici.
L'amore non è sottomissione. L'amore non è gelosia. L'amore non è possessione. L'amore non fa male. L'amore non fa fare CRAC. L'amore non ti lascia fredda e vuota. L'amore è un'altra cosa e non è una cosa semplice, come canta Tiziano Ferro... il resto sono tutte scuse.

Come hai reagito all'inizio, quando magari non te ne rendevi conto, e come invece l'hai superato?
All'inizio lo sapevo ma facevo finta di niente, perché ero innamorata, quindi ci sono passata sopra… diciamo che avevo la mortadella davanti agli occhi, anche se sapevo com'era, sapevo il suo carattere, sapevo a cosa andavo incontro. Però quando ami una persona o non lo vedi, o lo vedi e fai finta. Perché lo amavo, se no non ci sarei stata tutto questo tempo.

Che rapporto avevi con te stessa in questo periodo?
Conflitto interiore, credo. Da una parte mi andava bene così, però dall'altra non lo riuscivo a mandar giù e non avevo il coraggio di affrontarlo. Non so effettivamente di cosa avessi paura, era come se mi fossi attaccata, era una figura nella mia vita. Lo stare insieme tutti i giorni... era più un'abitudine – ed è brutto quando l'amore diventa un'abitudine.

“Avevo paura di voltare pagina perché sapevo che il finale non sarebbe stato quello che ho sempre voluto, quindi continuavo a fissare quella pagina con la speranza che cambiasse. Poi un giorno ho avuto il coraggio non solo di cambiare pagina, ma addirittura di cambiare libro. E' così che ho iniziato di nuovo a sorridere. [frase anonima, grafica Sear Greyson]”

E quando hai trovato il coraggio di affrontare questa situazione?
Il ventidue ottobre del 2017, alle ore tre e mezza, quando abbiamo avuto una litigata molto brutta. E' nato tutto con il fatto che non dovevo dare soldi ai miei. Mia mamma in quel periodo aveva bisogno, e poiché lavoravo non è che le negavo i soldi. Non le negherei mai nulla – penso che qualsiasi figlio lo farebbe. Comunque, lui si è arrabbiato perché diceva che ormai, non vivendo più con lei, non le dovevo più nulla, e che i miei mi usavano per soldi. Io mi sono arrabbiata e gli ho detto: “Tu i soldi ai tuoi li dai, e io non ti ho mai detto nulla”, cioè io non mi sono mai permessa, e nella discussione mi sono messa a piangere e lui si è incazzato, mi ha buttato tutta la roba in mezzo alla strada. Sono andata a riprenderla, e in quell'attimo ho capito che se era così in quel momento lo sarebbe stato per tutta la vita, mi sono immaginata con due figli, sposata con lui, e non era una bella immagine. Quindi ho finto che fosse tutto a posto – l'ho baciato, gli ho detto: “Ti amo” e l'ho fatto andare a lavoro – e quando lui è tornato a casa io non c'ero più. Gli ho lasciato tutte le sue cose sul tavolino – collane, anelli, tutto. Me ne sono andata senza voltarmi indietro.
Cosa provo adesso? Libertà. Nel senso che adesso posso fare quello che voglio: se mi voglio comprare un paio di scarpe non devo chiedere il permesso a nessuno, se voglio farmi un tatuaggio idem. Sono più libera, e mi sento un po' più indipendente.

A distanza di pochi mesi, quindi, sei riuscita a ritrovare un equilibrio. E prima di questa situazione com'eri con te stessa?
Prima che io e lui ci mettessimo insieme? Mi sentivo come se mi mancasse qualcosa. Ero un po' strana, cercavo una storia a tutti i costi, l'amore per forza… Hai presente quando hai talmente paura di rimanere da sola da volerti mettere con qualcuno per evitare di restare sola? Così è brutto, perché è come scegliere i cereali in base alla scatola e non al sapore. E prima era così, invece adesso no, sto bene da sola – ragazzi non ne voglio, infatti ho anche rifiutato un ragazzo che ci ha provato con me (anche se non so cosa ci trovi in un camionista come me). Mi sono innamorata di Rocky, amo solo lui – Rocky è il cane della casa – quindi va bene così. Ho capito che se non stai bene da sola non puoi stare bene con qualcuno.

Che cosa diresti a qualcuno che si trovasse nella tua situazione?
Prima di tutto: se v'innamorate, innamoratevi, perché è bellissimo, ma dovete far sì che sia con qualcuno che vi ami e vi rispetti, non con qualcuno cui importa fondamentalmente solo di se stesso. Non permettete mai a qualcuno di mettervi i piedi in testa, di annullarvi, di sottomettervi, non dovete cambiare chi siete. Altrimenti soffrirete, e arriverete ad un punto in cui non ne potrete più e ve ne andrete… e quando ve ne andrete passerete per stronzi, quando in realtà non lo siete. Poi dovete stare con una persona quando state bene assolutamente da sole, inutile mettersi con qualcuno solo perché avete paura della solitudine. Tanto di solitudine non è mai morto nessuno. Ci hanno scritto canzoni, quello sì, ma è come comprare i cereali perché sulla scatola c'è il colore dell'arcobaleno e allora pensate: “Hm, dev'essere buono”, e poi in realtà sa di merda!
Per le donne: essere donna è bellissimo, perciò non dovete permettere che vi sopprimano. Potete vivere benissimo senza un uomo.

Ronnie aggiunge: “La vita è bella, te la devi godere, e devi fare tutte quelle cose che vorresti fare ma non hai il coraggio di fare. Che so: viaggiare, farti i tatuaggi, andare a Disneyland, mangiare tante schifezze senza aver paura di ingrassare-ché-l'estate-sta-arrivando… devi sentirti libera e perfetta.”
Lei apprezza la vita in mille piccoli modi: leggendo (anche se non ancora in tedesco, perché non lo capisce), ascoltando la musica, giocando e dormendo con il cane… “Ultimamente sto giocando a Candy Crush, se devo essere sincera!” confessa. E poi, ovviamente, sperando nel suo sogno, quello di diventare doppiatrice di cartoni animati italiani e giapponesi. Sempre lo stesso sin da quando era bambina. “So che un giorno proverò a realizzarlo, perché è una delle cose a cui credo che non rinuncerei mai. E' uno dei motivi per cui leggo tanto: per imitare le voci. Lo faccio anche con il mio nipotino, quando giochiamo, e lui si diverte. (L'unico uomo che amerò e che aspetterò tutta la vita!)”.



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