sabato 30 dicembre 2017

I 40 libri della iRead challenge 8 (40/40) ☆☆☆: challenge completed

36/40 - "Favole al telefono", Gianni Rodari: un libro che leggeresti con tuo figlio. [unica rilettura. Non volevo giocarmi questa carta ma effettivamente l'avevo già riletto prima di sapere della iRead, e così sono riuscita a raggiungere i 40!!!]

Questi racconti, talvolta buffi, talvolta commoventi, leggeri o morali, sono sempre belli: mi accompagnano ancora ora che sono così vicina all'essere adulta (anche se mai nel cuore). Talvolta li racconto anche ai miei amici. Penso che non invecchieranno mai.
Spero di leggere a breve qualcos'altro di questo autore.






37/40 - "La Leggenda dell'Antico Marinaro"/"The Rime of the Ancient Mariner", Samuel Taylor Coleridge: un libro con un mestiere nel titolo.

Sulla versione che ho letto era presente sia la traduzione che l'originale, a lato. Questo mi consente di affermare una volta per tutte che le traduzioni vanno lette soltanto quando strettamente necessario.
Per quanto riguarda il poem non posso certo dire che mi sia piaciuto. L'ho studiata a scuola, e ricordo che dovesse avere un qualche significato, ma ciò non toglie che non mi ha particolarmente impressionata, perché eccessivamente... "immaginifico" (anche se probabilmente il mio giudizio è compromesso dal sapere che l'autore utilizzava sostanze stupefacenti), inoltre non mi è piaciuto molto che dovesse raccontare la sua storia proprio ad un matrimonio, anche se nella fine in parte si spiega. Comunque è certamente un arricchimento culturale, soprattutto considerandolo in lingua, peraltro breve.




38/40 - "Tre uomini in barca", Jerome Klapka Jerome: un romanzo umoristico.

Più una serie di gag unite da un filo conduttore che una storia, ma di un'ironia, una satira, uno humour inglese contagiosi... anche se a volte un po' dilungato, e quindi alla lunga noioso, e tradotto chiaramente troppo tempo fa (i nomi in italiano, la sterlina in lire, "lardo" anziché "bacon", "pomidoro"...). È inoltre un'opera ricca di cultura inglese, oltre che per lo humour, anche per quanto riguarda i personaggi, la storia, i paesaggi e persino qualche poesia - anche se ormai probabilmente passati, testimoniati solo attraverso qualche parola e lasciati all'immaginazione. Si può dedurre così l'animo dell'autore: brillante nel divertire come nella poesia, sa essere saggio e raggiunge tutti gli obiettivi che si era prefisso.




39/40 - "Candido", Voltaire (François Marie Arouet): un libro di un autore francese.

Fra quest'opera e quelle di Tarchetti il mio primo pensiero è stato che all'epoca l'umorismo fosse diverso da quello di oggi... insomma, non penso di essere solo io a non trovar divertenti omicidi, stupri e idiozia umana. Tuttavia a partire dal capitolo diciottesimo ho capito meglio le mire dell'autore (studiate alle superiori, ma di cui ero dimentica) e ho potuto apprezzarlo in un crescendo, poi in un diminuendo (perché a forza di citazioni di Pangloss mi sono stufata), per l'originalità e l'ironia, anche se il disgusto per quanto descritto e narrato supera la buona opinione che potrei averne.






40/40 - "Prometto di perdere", Pedro Chagas Freitas: un libro di un autore portoghese.


Una raccolta di pensieri e poesie in prosa da leggere un po' alla volta - perché molto profondo, è vero, ma anche molto carico di retorica, talvolta arrivando ad essere un mero esercizio stilistico - carico di ripetizioni e che gira intorno a tre parole: "amore", "orgasmo", "corpi". C'è molto da apprendere, molta profondità, osservazione, cura, emozioni, per cui condividerò certamente delle sue frasi; ma anche qualcosa di diseducativo, non condivisibile, eccessivamente duro. Il mio giudizio è dunque ni.




E così, incredibilmente, ho concluso la iRead book challenge! Non pensavo di riuscirci! E' stato emozionante. Ma vi lascerò le mie impressioni in un post successivo, il prossimo anno.
Potete vedere tutti i libri che ho letto per la iRead challenge cliccando sul presente link.

mercoledì 27 dicembre 2017

Coincidere (alias: è impossibile fuggire)

Non mi è mai piaciuto il mio secondo nome, tanto che gli attribuivo le caratteristiche più negative che trovavo in me. Due nomi, due persone: da questa - l'egoista, la presuntuosa, la stupida - mi discostavo, detestandola, cercando di eliminarla.
Nel leggere "The Rhyme of the Ancient Mariner" trovo la parola "sere": nella traduzione, "arse". Il diminutivo del mio secondo nome è un modo alternativo di scrivere il nome che mi sono scelta.
Dimostrazione eccellente di come non si possa sfuggire da se stessi, e odiarsi, ma si sia costretti ad accettarsi comunque vada.





mercoledì 20 dicembre 2017

Fidati, io mi fido di te

Non sono responsabile delle tue azioni.
A volte non lo sono neanche delle mie. 
Ma non puoi pensare che mi tiri indietro sulle tue scelte.
Ti rispetto, ma non puoi pensare che mi tiri indietro sulle tue scelte.
Credo in te, ma non puoi pensare che mi tiri indietro sulle tue scelte.

Mi fido di te. Ti voglio bene... e a maggior ragione non posso tacere quando stai sbagliando, per quanto mi contenga.
E se poi non mi ascolti... se poi litighiamo... pazienza...
E se poi non mi ascolti, se poi litighiamo... continuerò a pensare a te, anche se non ti dirò più nulla.
Sarai sempre tu, in me, sempre io e te, sperando, credendo, fidandomi, e volendo aiutarti. 
Confidati, fidati. 



lunedì 11 dicembre 2017

Non ho bisogno dei soldi, lavoro per l'arte. - Maria Callas


Grafica mia: non rubare, grazie. Foto della rosa da sito copyright free.

sabato 9 dicembre 2017

Le migliori frasi sui libri (che io abbia mai trovato)

Chiunque dica che abbiamo una sola vita per vivere
non ha ancora imparato a leggere un libro.
(Anonimo)

All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere.
- Groucho Marx

Aforisma di Vera Nazarian. Grafica di Sear Greyson.

Se sei intrappolato in una situazione impossibile, in un posto sgradevole, e qualcuno ti offre una via di fuga temporanea, perché non dovresti prenderla?
I libri fanno questo: aprono una porta, mostrano la luce fuori. E più importante ancora, durante la fuga, i libri possono farti conoscere il mondo e la tua stessa condizione, ti danno armi, ti danno un'armatura, cose che puoi portarti dietro quando devi tornare in prigione.
Le abilità e la conoscenza sono strumenti che puoi usare per fuggire davvero. Come diceva Tolkien: "le uniche persone che si arrabbiano per una fuga sono i carcerieri".
- Neil Gaiman

Un bambino che legge sarà un adulto che pensa.
- Anonimo

C’è chi passa la vita a leggere senza mai riuscire ad andare al di là della lettura: restano appiccicati alla pagina, non percepiscono che le parole sono soltanto delle pietre messe di traverso nella corrente di una fiume, sono lì solo per farci arrivare all'altra sponda, quella che conta è l'altra sponda.
- José Saramago

Aforisma di Helen Hayes. Grafica di Sear Greyson.

Vorrei che tutti leggessero
non per diventare letterati o poeri,
ma perché nessuno sia più schiavo.
- Gianni Rodari

Chi accumula libri accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni.
- Ugo Ojetti

I libri hanno gli stessi nemici che l'uomo: il fuoco, l'umido, le bestie, il tempo e il loro stesso contenuto.
- Paul Valéry

martedì 5 dicembre 2017

I 40 libri della iRead challenge 7 (35/40) ☆☆


31/40 - "Storia di una capinera", Giovanni Verga: un libro con un animale nel titolo.

Questo libro mi era stato suggerito tempo fa da un'amica, risultando provvidenziale.
Inizialmente la protagonista non mi è piaciuta per niente: mi è sembrata piuttosto egocentrica e permeata di sensazioni illusorie stile erba del vicino. Tuttavia mi hanno conquistata le immagini e le metafore che utilizzava, in primis quella perfetta della capinera che ne ha ispirato la storia: pian piano non ho potuto che gioire con lei, disperarmi con lei, ammalarmi con lei. E Marianna quasi tace, perché non c'è nulla da dire che possa giustificare questa tortura, questo disprezzo della vita.
Ho sempre mal sopportato Verga per la sua rigida visione della realtà; non credevo potesse essere così calda, coinvolgente, ispirata: non è catastrofismo, ma denuncia. È una storia molto profonda, toccante, importante; molto vera, e non sarebbe potuta essere altrimenti. Terribile, bellissima.




32/40 - "La Regina dei Corvi", Giulia Grassi: un libro con un titolo nobiliare nel titolo.

Quando ho partecipato al giveaway non credevo affatto che avrei potuto vincere. E invece si è presentata quest'occasione di aggiungere una lettura inaspettata alla challenge.
L'ho trovato un libro ricco di carattere e significato, che però avrebbe richiesto un editing più accorto. 
Per i miei gusti è un po' troppo spiegato, il che ne rallenta il ritmo; le descrizioni sono molto belle, ma odio i paesaggi (cosa del tutto personale, comunque). Ho poi trovato alcuni passaggi ripetitivi (parole, concetti o anche frasi ripetute più volte), un po' inspiegabili (ad esempio l'imparare a tirare di spada molto bene senza essersi allenati con veri avversari) o contraddittori (tipo Alys che si chiede se una persona non trovi una data cosa strana e due secondi dopo dice che nel suo paese è un'usanza) e qualche errore (essenzialmente alcuni tempi verbali). Comunque si fa leggere, perché la storia non è scontata ed è scritta in modo molto semplice, i personaggi e soprattutto le dinamiche tra loro sono interessanti, senza cadere nell'ovvio o nella macchietta, e molto differenti; gli intrighi politici e militari sono, per l'appunto, intriganti. Soprattutto dal capitolo undici in poi sono rimasta molto colpita (tra l'altro il ritmo si velocizza un po') dal punto di vista della trama. Ci sono anche alcuni insegnamenti, cosa che apprezzo: emerge bene come la maturità venga limitata dalle campane di vetro (una tematica affatto scontata e fin troppo vera), l'orrore che può portare la paura, come per superarla si debba credere in se stessi, lo stretto legame fra il poter cambiare e il voler cambiare, il precario equilibrio fra l'emozione e la ragione, l'importanza del non dimenticare gli errori. Mi è piaciuto soprattutto il risvolto finale (il manovratore nell'ombra, per capirci), molto significativo e approfondito bene. Gli ultimi paragrafi sono molto belli.
(Ma perché il capitolo nove ha il titolo spoiler? :'()




33/40 - "Il Cacciatore di Aquiloni", Khaled Hosseini: un libro con almeno tre colori in copertina.

Mi erano giunti echi in merito a questa storia: su quanto fosse grande, triste e bella. È molto di più. Dopo poche pagine ci si ritrova affezionati ai personaggi, coinvolti talmente tanto da sentirla e credere che si tratti di una storia vera. Perché ha molto di una storia vera, prendendo da eventi storici e luoghi esistenti, umani pregi e difetti e debolezze. E l'autore ha una capacità di immedesimazione straordinaria, profonda, disincantata ma delicata a un tempo, che, anche attraverso uno stile mutevole e magistrale, sa dove colpire e fare più effetto, fare più male. L'ho letto praticamente in due giorni: dovevo sapere. Così mi sono immersa in un capolavoro che toglie il fiato e la serenità e dà saggezza e umanità.




34/40 - "Pride and Prejudice", Jane Austen:  l'ultimo libro che vorresti leggere nella tua To-Read List.

Tutti sanno come io non sopporti Jane Austen, ma ero consapevole che prima o poi avrei dovuto affrontarla. Quindi ecco il risultato di questa lotta.
Odio con tutto il cuore quasi tutti i personaggi e con metà del cuore la narrazione, che verte spesse volte su frecciatine, commenti sgradevoli e rapporti sociali in generale. Non a caso l'ho dovuto iniziare più volte, nel corso degli anni, senza mai riuscire a finirlo: il fastidio ha sempre superato il senso del dovere ("E' un classico, devi leggerlo!"), che mi ha consentito infine di inserirlo in questa categoria. Devo però ammettere che è un buon libro: abbastanza coinvolgente (per quanto riguarda Jane ed Eliza, PUNTO), non inutilmente prolisso (anzi), specchio dell'epoca di cui tratta (almeno, la parte benestante della popolazione...); talvolta mi ha fatta anche ridere. Mi ha fatto apprezzare anche di più 'Bride and Prejudice', un film che ho scoperto somigliarvi molto, oltre che nel titolo, anche nella trama e in alcuni aspetti che mostrano come due culture tanto distanti possano essere in realtà molto, molto vicine. Un adattamento a dir poco geniale.
Quel che è certo è che la Austen è un'ottima conoscitrice dell'animo umano, e senza paura o vergogna è capace di evidenziarne tanto i pregi quanto i difetti, creando personaggi profondi e/o divertenti.




35/40 - "Kramer contro Kramer", Avery Corman: un libro con un uomo in copertina. [N.B. per la challenge: per la foto ho utilizzato la copertina più simile a quella del libro, che mi è impossibile reperire prima della fine dell'anno.]

Quando ho scoperto che esisteva il libro di questa storia a cui ero da tempo interessata mi ci sono gettata a pesce. In breve tempo l'ho finito: accurato, senza fronzoli inutili, è un libro delicato ma duro, capace di sviscerare la realtà in poche frasi. Sa far affezionare e commuovere, nonché sensibilizzare: quello dell'affidamento è un tema terribile, purtroppo attuale, che l'autore ha trattato degnamente, in modo talmente realistico da farlo sembrare una storia vera.




Potete vedere tutti i libri che ho letto per la iRead challenge cliccando sul presente link.

domenica 26 novembre 2017

A volte leggo perché ho l'insonnia...

A volte leggo perché ho l'insonnia...
spesso ho l'insonnia perché leggo.



domenica 19 novembre 2017

Albus

Albus era nato alle falde del vulcano. Dal primo giorno aveva respirato, poi, aiutato da degli amici, aveva iniziato a procurarsi il cibo, e a crescere. Lui non lo sapeva, ma lentamente, oltre che da quegli amici che così strettamente a lui si erano legati, veniva cresciuto dalla cura della pioggia, dal calore del sole, dalle carezze del vento. Senza rendersene conto li ascoltava, e li seguiva; d'altronde non poteva prendere nessun'altra strada, perché lì stavano le sue radici, lì la sua terra, lì la sua vita. Non sapeva, poi, da dove provenisse, o dove fosse diretto. Non sapeva di essere così fragile da poter essere spazzato via da una scarpa, né così forte da poter crescere là dove ben pochi altri sarebbero riusciti – con tutto l'aiuto possibile. E soprattutto non sapeva che ognuno possiede qualità di cui altri vogliono approfittare, nutrendosene, uccidendole o succhiandogliele lentamente, con piccole ferite o insanabili rotture. E che anche la pioggia può affogare, il sole seccare, il vento spezzare, gli amici invadere, e che a volte la morte può partire proprio da se stessi.
Ad ogni essere vivente è stato chiesto incautamente di vivere, e così di soffrire e di dover imparare a trarre il meglio di ogni giorno, e così di poter essere chi ascolta e nutre o chi spezza e uccide. E così, sin dall'alba della propria esistenza, è stato chiesto ad ognuno di scegliere, anche quando sembra che una scelta non ci sia.


Anche su wattpad.

venerdì 17 novembre 2017

I 40 libri della iRead challenge 6 (30/40) +1 ☆☆


26/40 - "Storia di una gamba e altri racconti", Iginio Ugo Tarchetti: una raccolta di racconti.

Sono rimasta abbastanza delusa dai primi racconti che ho letto - un po' confusi e con un  pizzico di pregiudizi vari. Per fortuna ho però deciso di approfondire traendo ispirazione da altre sue raccolte di racconti, leggendo quindi nel complesso:
- Storia di una gamba;
- Le leggende del castello nero;
- Uno spirito in un lampone;
- Un osso di morto;
- In cerca di morte;
- Re per ventiquattr'ore;
- La lettera U.
Curiosamente sono in ordine crescente di quanto mi sono piaciuti. Gli ultimi che ho letto si sono infatti rivelati più sciolti e meglio sviluppati, per quanto tutte le idee le abbia trovate originali e in ogni storia vi fossero riflessioni interessanti, talvolta ironiche (e quindi più ricche di attrattiva ai miei occhi!). Soltanto l'ultimo racconto mi è però piaciuto al 100% - forse un problema è dato dal fatto che tutti sono narrati in prima persona, risultando globalmente un po' monotoni. Quel che certamente mi ha infastidita, nei primi sei, è che ho trovato i tempi molto strani; nei primi cinque vi sono inoltre ad alcuni tristi pregiudizi verso donne e stranieri.




27/40 - "Alice nel Paese delle Meraviglie", Lewis Carroll (Charles Dogson): una fiaba da cui è stato tratto un film Disney.

Il narratore sa certamente il fatto suo: dà al tutto un aspetto realistico, perché profondamente sognante e fanciullesco e scritto in modo leggero, sciolto e capace. Riesce persino a compensare l'odiosità della maggior parte dei personaggi (Alice inclusa). Adoro le contraddizioni, i nonsense, i giochi di parole - infatti mi dispiace per questi ultimi, che nella traduzione sono andati persi. Il finale, molto bello, ha poi fatto accrescere in me il desiderio di leggere il secondo libro - e così ho proceduto.




Bonus: "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò", Lewis Carroll (Charles Dogson).

Altrettanto fantasioso, ironico e scardinante, ma anche sensato a suo modo, come si evince dal finale. Mi è dispiaciuto di non ritrovare certi personaggi, poiché qui sono meno odiosi - oltre che per il discorso della traduzione che mi spingerà a leggere entrambi i libri anche in inglese.




28/40 - "Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello", John R.R. Tolkien: un libro con più di 500 pagine.

Sono d'accordo con l'autore nel considerare 'Il Signore degli Anelli' come un'opera unica, ma mi concedo di spezzarlo in questo modo poiché ho scoperto soltanto dopo averlo già iniziato che 'Lo Hobbit' era stato scritto precedentemente, e preferirei leggere quello prima di finire la storia di Frodo (e poi gettarmi nel Silmarillion, per non farmi mancare nulla).
Sicuramente eccitante essere gettata in questo mondo alternativo, finemente studiato nei dettagli sia linguistici che geografici. Il fatto che si tratti di una colonna portante del fantasy non fa che aumentarne il fascino. La trama, poi, è molto bella e coinvolgente, e tanto profonda da richiedere attente riletture. Forse un po' lenta, in alcuni punti, ma rispecchia proprio i tempi degli eventi che si verificano; inoltre è delicata, accattivante, accompagnata nelle descrizioni da figure poetiche e amene canzoni. L'unico elemento che ha turbato veramente la mia lettura (errori di traduzione e stampa a parte) è la perfezione e meravigliosità degli Elfi - non c'è abilità che non abbiano, né terra che non rendano magica al solo passaggio... Unico loro difetto è il razzismo (che è un difetto grosso, ma comunque non è comune a tutti gli Elfi e non è eterno negli altri, credo). Gli altri personaggi mi sono invece risultati molto ponderati e realistici (anche se pure Aragorn non è secondo a nessuno in numero di straordinarietà): Sam, in particolare, è un gioiello! Nell'ultimo capitolo ho potuto apprezzarli molto, soprattutto l'approfondimento di Boromir che l'ha reso molto ben fatto ai miei occhi. È il mio capitolo preferito, in ogni caso.
Non vedo l'ora di finire tutto il ciclo, anche per la simpatia che ha provocato in me leggere del suo autore e di tutta l'attenzione che vi ha riposto.




29/40 - "La piccola libreria di New York", Miranda Dickinson: un best seller del New York Times. [Contiene spoiler!!!]

L'ho letto in pochissimo tempo, poiché è una lettura leggera e molto ben scritta. Tuttavia sono molti gli elementi che mi hanno resa perplessa: in primo luogo il fatto che si tratti di un romanzo rosa quasi standard, se non perché è costruito un po' meglio rispetto a un qualunque Harmony, ma comunque non molto più profondo o originale, e quindi non capisco tutte le lodi che gli sono state rivolte. Anche la lista dei libri inviata da nonna Dot è un po' scontata, anche se mi è piaciuta molto l'idea (comunque non c'è un commento che Bea faccia sulle sue letture, il che, per una tale amante dei libri, è quantomeno strano). Non ho capito bene perché Bea sia una mutante (prima ha gli occhi blu, coi capelli castano ramato, poi
verdi, coi capelli rossi - tratti che non sono interscambiabili!) e mi ha infastidita il fatto che fra i sette personaggi i cui colori vengono descritti uno solo ha gli occhi di un normale castano, provocando un'anomalia statistica. Inoltre Jake e Bea non potevano essere bruttini, se no col cavolo che nasceva la storia d'amore... mi è parso di capire. Poi, tutti ricchi, non esistono problemi a organizzare feste incredibili, assentarsi dal lavoro e tenere un appartamento proprio. I personaggi mi sono piaciuti abbastanza, ma i discorsi in cui Jake e Bea lasciano i compagni no: non fanno neanche un accenno al fatto che sono in realtà innamorati di qualcun altro... Mi ha dato molto fastidio, inoltre, che non vi sia una sana amicizia uomo-donna; per non parlare del fatto che non c'è uno che sia single e felice, mentre tutti sottolineano quanto non si possa star bene senza un partner, il che è assolutamente falso: la nostra società dà troppa importanza all'amore (non lo dico da single cinica, ma da fidanzata realista), e questo libro non fa altro che fomentare questa convinzione, sin dall'inizio. Il finale: la location è scelta molto bene, ma la scena è lasciata quasi a metà ed è spezzata perché ogni capitolo è incentrato su uno dei due protagonisti... peccato che ad un certo punto si era passato da un capitolo su Bea ad un altro su Bea, quindi non mi sembrava una scelta così rigida. Visto che è il momento in cui finalmente si mettono insieme, 'sti deficienti, avrebbe potuto unire i loro pensieri. Invece no.
Lascio da parte le altre mie perplessità (tipo le coincidenze, vabe') per specificare che non mi aspettavo si trattasse di un romanzo rosa, quindi anche per questo sono un po' delusa, ma ho cercato di essere più obiettiva possibile.




30/40 - "The Mysterious Affair at Styles": un libro di Agatha Christie.

Non avendo mai letto nulla di costei mi sono detta che non c'era nulla di meglio che iniziare dal primo libro che aveva scritto! All'inizio ho fatto un po' di confusione fra i personaggi, ma la scrittura è scorrevole e paziente, così gradualmente ho potuto capire i protagonisti e tutti i ragionamenti di Poirot. Peccato che nella versione che ho manchino i documenti che allega Mr. Hastings... in ogni caso si deduce che c'è una grande mente dietro a tutto l'intreccio: è lodevole porre tanta cura in ogni particolare; è degno di nota formare tante teorie diverse che così tanto si confanno ai personaggi; e non è facile creare una storia tanto interessante pur dando tutti gli indizi per scioglierla senza lasciare che il lettore vi arrivi. Mostruoso! Amazing!!! Mi ha tenuta incollata alle pagine e sorpresa molto e anche fatta ridere ogni tanto. Sono curiosa di sapere se anche le altre sue opere sono così eccezionali.



E così ho raggiunto anche il secondo traguardo della iRead!!! Yeee!!!
(Potete vedere tutti i libri che ho letto per la iRead challenge cliccando sul presente link.)

mercoledì 8 novembre 2017

Can Emma Watson sing?

Hey there! I'm Sear and I'm very demanding for what singing in concerned. So, when I heard Emma Watson's voice in the movie "Beauty and the Beast" I was very disappointed - it's clearly auto-tuned (you can see it here too).
But I wanted to go further. I think she's such a model - she's so supportive, spontaneous, smart, open-minded... so she deserved a second opportunity! That's why I decided to wander around the web, looking for a video where I could hear her singing without autotune - and I saw I wasn't the only one.
It was very, very hard, because most of the titles are misleading: sometimes there's just a clip with Emma and she's said to be the main character in the video, just to get views. But I've found some videos which made me think there's hope.

In this first one we can hear a female's voice singing, which is said to be Emma's. Let's hear it.



Of course it's not enough, it could just be dubbed by someone else. So this is more useful [0:32 & 0:43]:


That's more explanatory, isn't it?

But I think this one is pretty telling... it's a clip from the movie "Noah", and it's described by many as the best scene there.



In this video she's very good at everything - she's acting while she's singing, too. Without music. Yeah, it's clear she can sing.


I wonder why while playing Belle somebody thought she needed to be autotuned. Wasn't she good enough? Can't a princess have a "normal" voice? But was it necessary to completely avoid showing her singing in public? You can see lots of videos where Luke and Josh are singing, but Belle has to shut up in public, as though she was a shame for the production! Or maybe Emma herself is too shy for what singing is concerned.

Anyways, I found out she sang backing vocals in some songs by Ben Hammersley (I have verified).



For the curious ones, I'm adding a short piece of a video I've found, whose artist seems to be Emma, but it's not sure.



I hope this article was useful, maybe just making you fall in love with her (even more)!



martedì 7 novembre 2017

Amati

Non esiste la perfezione, ma esistono persone che seguono principii e ideali, persone oneste e giuste, gentili e sensibili, forti e affidabili, divertenti e schiette. Ognuna di esse sarà troppo passionale, o parlerà sempre a voce troppo alta, userà qualcosa di vostro senza permesso o non coprirà i vostri segreti, o dirà brutte parole nei momenti di rabbia - difetti anche terribili, anche insopportabili. Eppure ognuna di esse coprirà il rumore di fondo, il rumore causato dal nulla, il rumore provocato dalla superficialità e dalla falsità.
Sappi che sei una di queste: conceditelo. Concediti di avere tanti difetti quanti pregi, concediti di possedere tante qualità spesso molto più importanti degli errori che commetti tanto spesso. E accorgiti di quanto possa essere preziosa la persona che li accompagna, conoscendo il peso del senso di colpa e delle responsabilità.
Amati. Se non lo fai per primo tu saranno in pochi a farlo.
E amati perché sei l'unica persona con cui passerai tutto il resto della tua vita, per ogni momento, perciò devi apprezzarti, e fidarti di te, oltre che migliorarti.



sabato 4 novembre 2017

La libertà fa paura.

La possibilità di scegliere fa paura.
Fa paura pensare di potersi ferire contro il filo spinato durante la fuga. Di lasciarsi indietro ciò che non si conosce, incontrando persone nuove, divenendo persone nuove; gettarsi in realtà sconosciute, lontani dai pavimenti che siamo usi calpestare, quel parco giochi in cui siamo stati enne volte, quel tavolo così familiare, quel calore, quell'odore.
Fa paura immaginarci artefici della nostra vita, e così dei nostri errori, senza nessuno su cui scaricare le responsabilità.
Nessuno garantisce che scegliendo una via diversa la situazione potrebbe migliorare, che possiamo giungere sulla cima del monte, che verremo premiati per i nostri sforzi. Ma a volte siamo noi a fingere che sia così, per non dover affrontare le nostre paure, i nostri mostri: a volte sembra meglio guardare dal buco, fingendo di sperare e disperare per il non avere la possibilità di uscire. Quando in realtà le chiavi sono molto vicine a noi. Perché sono dentro di noi.
E' in questo che sta la maturità, e la felicità ne sarà il frutto. La vita intera è una questione di coraggio.





domenica 29 ottobre 2017

Perché Halloween ha molto a che vedere con Harry Potter

Ovviamente la festa delle streghe non può che essere ampiamente celebrata nel magico mondo di Harry Potter: incantesimi e pozioni, inquietanti creature, manufatti oscuri ed ambigui percorrono tutta la narrazione. Peraltro questa festività ha origini celtiche, quindi è radicata nella cultura inglese, sulle cui terre nasce Hogwarts. Ma alcuni avvenimenti molto importanti si sono verificati in tali date.

In uno dei festeggiamenti del 31 ottobre che possiamo trovare nella storia raccontataci dalla Rowling si ha l'entrata del troll nei sotterranei. È così che nasce l'amicizia nel Golden Trio, ed emerge quanto la lealtà sia più importante per Hermione che restare a scuola, sebbene essere espulsi per lei sia peggio della morte... I sette romanzi non esisterebbero, se non fosse per l'amicizia fra loro.

Un fatto ancor più fondamentale si era verificato nel sinistro ultimo giorno di ottobre: la morte dei genitori di Harry. Sulla loro tomba si può infatti leggere, oltre al loro bellissimo epitaffio, che sono morti in quella data. Ed è in quel giorno stesso che Hagrid trasporta Harry fin davanti al numero 4 di Privet Drive: è così che, dunque, l'intera saga ha inizio.




P.S. Nick-Quasi-Senza-Testa è morto il 31 ottobre del 1492. Nel secondo libro viene infatti raccontato che Harry partecipa alla sua 500^ festa di Complemorte, anziché festeggiare Halloween nella Sala Grande come l'anno precedente.

giovedì 26 ottobre 2017

Quante persone

Quante persone che quando ti parlano ascoltano solo loro stesse
quante persone che cercano solo conferme, in burattini, idee represse
quante​ persone ti soffocano con le loro ansietà
quante persone solo gossip e stupidità
quante persone odio e repressione
dimenticano il cuore, l'attenzione.

Quante ho sentito parlare per sentire la propria voce
bearsi delle proprie idee, nascondersi dietro scuse
quante soffocanti seppur piccole, e inconcludenti
quante persone inesistenti
ma solide, capaci di schiacciare fiori 
e passare avanti, o addirittura riderne
come fosse un passatempo, un portento.

Quante non-persone
che mi fanno apprezzare gli altri,
capaci d'empatia e umanità.



mercoledì 25 ottobre 2017

Sei solo umano


Il massimo che puoi dare è il massimo che puoi dare, mai la perfezione.



martedì 17 ottobre 2017

Rifletti

Rifletti mai su chi sei veramente?

Gli errori, i sacrifici, le bugie, gli atti di coraggio, ciò che rifaresti e ciò di cui ti sei pentito?
Però forse tu hai una visuale, mentre coloro che ti circondano pensano altro di te. Tu racconti questa persona in modo diverso da come essi ne parlano. E questo può mandarti al manicomio, farti perdere la strada che stavi seguendo e iniziare a dimostrare di essere meglio, o distruggere tutto ciò per cui hai faticato fino a quel momento, perché se nessuno lo apprezza non ha valore.
Ma non è così.
Perché alla fine non sono gli altri a definirci come persone, altrimenti saremmo centomila, saremmo nessuno. E poi noi stessi abbiamo una percezione delle percezioni altrui. Perciò le centomila opinioni, viste da noi, sono ancora diverse; anche conoscendo sinceramente ciò che essi hanno da dire non potremmo sapere. Mai.
Allora sta a noi. Essere onesti, per poter comprendere e giudicarci, imparare e migliorarci. Sta a noi riflettere veramente su chi siamo, perché anche se non sapremo mai la verità, forse, avremo almeno una risposta.

L'invito a essere se stessi può essere letto come presunzione, ma c'è tanta differenza fra boria e orgoglio come fra supposizione e certezza. Nel momento in cui non sei la copia di nessuno non stai dicendo di essere migliore di altri, bensì di voler essere considerato per null'altro che per ciò che hai da offrire.




Anche su wattpad: Oggi mi sento... misteriosa.

domenica 15 ottobre 2017

I 40 libri della iRead challenge 5 (25/40) ☆

21/40 - "Il Vecchio e il Mare" di Ernest Hemingwayun libro con un protagonista anziano.

Sono due i tratti che più mi hanno colpita di questa bellissima storia: le tematiche (forza, determinazione, sconfitta, morte), così ben trattate pur trattandosi di un romanzo breve, e il ritratto che viene fatto della pesca, una vera sfida - di vigore, sveltezza, intelligenza, esperienza, resistenza. Come è la stessa lotta per la sopravvivenza, che lambisce queste pagine così viva nonostante molti di noi l'abbiano dimenticata, e capiti di sottovalutarla e giudicarla. 
Pensavo di trovare, per i toni inesorabili e cupi, un finale diverso; eppure questo autore, che ha vissuto un secolo così tragico e violento, e allo stesso modo ha terminato la sua vita, mi ha sorpresa con tanta dolcezza, nelle sue poetiche ultime lettere d'inchiostro.




22/40 - "Tequila a Colazione", Erica Orloffun romanzo rosa o chick lit.

Sono rimasta sorpresa da questo libro, trovandolo un po' insolito: per il suo avvicendarsi e il suo finale, non scontati, l'ironia pungente e divertente e la delicatezza con cui molti aspetti vengono trattati. Mi sono piaciuti molto tutti i personaggi, anch'essi non scontati e ben caratterizzati, divertenti e profondi; e il modo di scrivere dell'autrice, diretto e disincantato ma comunque pieno di speranza. Una lettura coinvolgente, non troppo leggera ma buona per distrarsi. Sicuramente ottimo nel suo genere.





23/40 - "La Danza del Girifalco", Silvano Nuvoloneun libro con un animale in copertina.

Romanzo storico molto interessante, sia per la trama che per l'accuratezza in ciò che viene descritto, dalle persone che lo costellano, ai luoghi, al modo di guadagnarsi la fiducia dei falchi (ed è stato divertente vedere l'autore che svolgeva la stessa attività della protagonista, conferendo maggior credibilità alle sue parole!). Sono rimasta piacevolmente colpita anche dai ruoli dei personaggi, che non cadono nei soliti cliché. Mi è dispiaciuto, invece, per tutte le volte in cui andava a capo, che spezzavano il racconto, e gli errori che si è lasciato dietro il correttore di bozze (o editor che fosse). Un aspetto della storia che mi ha lasciato perplessa è quello della relazione quasi magica che è in grado di instaurare il personaggio con le sue creature. Comunque è stata una lettura piacevole e anche interessante.





24/40 - "Il Fu Mattia Pascal", Luigi Pirandello: un libro ambientato in Italia.

Pirandello non ha mai smesso di esercitare su di me un certo fascino per la sua straordinaria, e veritiera, prospettiva del mondo. Leggere il suo romanzo è stato altrettanto stimolante: la ricchezza di riflessioni che lo contraddistingue e la mirata maestria del suo racconto sono ammirevoli, e la sottile ironia che si cela dietro molti aspetti è fantastica, soprattutto considerando la tragicità del pensiero di fondo. Penso che un libro sia veramente degno di essere letto soltanto quando l'autore riflette su ogni singolo particolare, e questo è certamente il caso. E fa riflettere sicuramente anche il lettore, sull'idea di identità, la legittimità dei sentimenti, il tormento della coscienza, il significato dell'esistenza. Per non parlare delle fisime meramente personali. 
Forse mi è piaciuto anche più di "Uno, Nessuno e Centomila" (anche se ho trovato la prima parte un po' noiosa, soprattutto rispetto alla seconda). Quel che è certo è che non condivido il parere della maggioranza dei critici dell'epoca, sulla mancanza di realismo dell'opera - che, oltretutto, mi parrebbe essere irrilevante: un'opera deve emozionare e/o insegnare, e non necessariamente essere realistica.




25/40 - "Per dieci minuti", Chiara Gamberaleun libro ambientato nel periodo natalizio.

Un libro molto egocentrico: continuamente bussano i ricordi, i fantasmi, le paure della protagonista, i rimproveri che rivolge a se stessa, le sue sensazioni. Ma è un libro sui noi stessi in generale: su come ci racchiudiamo in una comfort zone, felici in trappola, e non ci accorgiamo di tutte le cose belle che ci perdiamo restando in quei pochi centimetri quadrati. E di come a volte quella stessa prigione dorata si trasforma nella nostra sofferenza, quando siamo noi ad avere la chiave e potremmo semplicemente uscire ed affrontare il mondo, e così le nostre paure. Scoprendo che non è poi così terribile cambiare. 
E' pregno di sentimenti, persone, eventi e minuscoli dettagli, molto autentici, e di insegnamenti su quello che è davvero da cercare nella vita, regalandocene anche soltanto dieci minuti al giorno. Ho apprezzato bene questo romanzo, che sicuramente rileggerò per poter imparare qualcosa che mi sarà sfuggito in questa prima lettura. 


(Potete vedere tutti i libri che ho letto per la iRead challenge cliccando sul presente link.)

lunedì 9 ottobre 2017

La tragica storia degli spoiler di DeathNote

La vostra Sear ha scoperto Death Note quest'anno, appassionandosene. Avevo deciso di acquistarmi un tomo dopo l'altro tenendomi alla larga dagli spoiler vari, quindi non entrando in gruppi e non cercando discussioni in proposito. Ma ho commesso un errore: ho intrapreso il discorso con un amico.

Sear: "Tu hai letto Death Note?"
Amico: "Sì, sono arrivato alla morte di X..."

*ORRORE E RACCAPRICCIO*

Dopo aver cercato di rimuovere il traumatico evento dalla mia mente, ho cercato di vedere il positivo: dopotutto non sapevo né quando né come sarebbe morto. Bene. 
Ho proseguito la lettura, raggiungendo quel punto, quando in un'altra discussione a proposito di trasposizioni cinematografiche è riemerso il discorso. Ho messo le mani avanti.

Sear: "Io sono arrivata FINO A QUANDO BLABLABLA"
S: "Ah, ok, non vorrei farti spoiler!"
*dopo mezz'ora di discussioni spoiler-free su DeathNote*
S: "... invece a me la morte di Y non è piaciuta."

*SCHIFO E STORDIMENTO*

Stavolta ho riso, ma comunque dimenticare il trauma mi sarà impossibile. Visto che il numero di volumi sta terminando, inoltre, non sarà difficile indovinare quando l'evento di verificherà. Mi consolo lo stesso, sapendo che Tsugumi Ōba non è mai scontato/a.
Ho però narrato l'evento al mio ragazzo, che insieme a me, ed ugualmente ignaro degli eventi, ne aveva intrapreso la lettura. Ma che era giunto più avanti di me.

A: "Allora? Qual era quel famoso spoiler che ti aveva fatto S?"
Sear: "Non te lo dicooo"
A: "Ma è che muore Z?"

EH NO, EH! ADESSO MI DO ALL'EREMITAGGIO FINCHE' NON L'AVRO' FINITO!



Photo by Cristian Grecu; pp di Sear (potete vedere before e after a questo link su facebook).

mercoledì 4 ottobre 2017

Sei un topo di biblioteca? Solo se fai almeno 30 su 40...

Ecco un elenco di cose che solo un lettore appassionato può fare! E voi, lo siete? Se non ne siete certi, scopritelo con questo test!
(I miei risultati sono alla fine!)
  1. Hai avuto serie difficoltà a rispondere quando ti hanno chiesto: "Qual è il tuo libro preferito?"
  2. Ti sei rattristato vedendo che la fine del libro si avvicinava perché non volevi che finisse.
  3. Ti sei incavolato perché la copertina non c'entrava niente con la storia.
  4. Ti sei scocciato quando è uscita una nuova versione con una copertina più brutta.
  5. Ti sei scocciato quando è uscita una nuova traduzione, perché faceva pena!
  6. Hai comprato più edizioni di un libro perché ti piaceva la copertina...
  7. ... o per collezionarle tutte!
  8. Ti sei preso una pausa dalla lettura perché eri troppo coinvolto nel libro precedente da poterne leggere uno nuovo.
  9. Hai voluto finire il libro che stavi leggendo anche se lo trovavi noioso.
  10. Ti sei sentito così deluso dalla fine di un libro da lamentartene con qualcuno...
  11. ... o sei andato su internet a vedere quante altre persone l'avevano odiata!
  12. Hai letto un libro tante e tante volte, lasciando in attesa dei libri nuovi.
  13. Hai portato un libro ad un party perché "non si sa mai".
  14. Hai portato più di due libri in un breve viaggio.
  15. Hai passato secoli a decidere che libro portare in un viaggio...
  16. ... e hai comunque portato più libri del previsto!
  17. Hai considerato seriamente di unirti ad un club di libri.
  18. Ti sei effettivamente unito ad un club di libri.
  19. Ti sei prefisso un tot di libri da leggere entro la fine dell'anno...
  20. ... e hai superato il limite che ti eri prefisso.
  21. Hai passato oltre mezz'ora curiosando in un negozio di libri.
  22. Hai passato oltre un'ora curiosando in un negozio di libri.
  23. Hai annusato un libro vecchio.
  24. Hai annusato un libro nuovo.
  25. Sei stato amaramente deluso dalla versione cinematografica di un libro che ti era piaciuto.
  26. Hai evitato di guardare l'adattamento cinematografico per non rovinarti il libro.
  27. Hai finito lo spazio per i tuoi libri...
  28. ... e così hai dovuto metterne alcuni in senso orizzontale sugli altri, per farceli stare!
  29. Ma non ci stanno lo stesso.
  30. Hai sognato di avere una libreria in casa.
  31. Hai avuto una tessera socio per un negozio di libri.
  32. Hai avuto una spilla o un badge dove c'era scritto che sei un amante dei libri.
  33. Ti sei sorpreso nello scoprire una pronuncia di una parola, perché l'avevi imparata dai libri!
  34. Sei stato sveglio fino alle tre del mattino per finire il libro che stavi leggendo.
  35. Sei stato così immerso nella lettura su un bus o un treno da perdere la fermata.
  36. Hai visto uno sconosciuto che leggeva un libro che ti piaceva, desiderando di avvicinarti e parlarne con lui...
  37. ... e l'hai fatto!
  38. Ti sei commosso quando è morto un personaggio che amavi.
  39. Ti sei sentito nervoso a prestare un libro, nel timore che si rovinasse...
  40. ... ma hai apprezzato moltissimo che lo leggessero dopo che gliel'avevi raccomandato!




Io ho fatto 36/40... direi di rientrare ampiamente nella categoria! (Yeee!)
E voi? Quanto siete bookworm? Fatemelo sapere nei commenti o su facebook! ;)

***

Test tratto e liberamente interpretato da BuzzFeed (infatti ho aggiunto qualche domanda e ne ho eliminata una ;)!).

domenica 1 ottobre 2017

Fiducia

Possono esisterne molte cui ci affideremo, a seconda del tempo e di ciò di cui necessitiamo; ma su alcune non potremo contare, perché inappropriate, troppo fragili o strette.
Non è mai semplice scegliere dove confidare; ma è certo che chi è degno di fiducia non mente, non sfrutta, non nasconde e non ricatta.



giovedì 21 settembre 2017

Autunno

Sotto la pioggia o al cadere tutto ancora esiste.
Possiamo calpestare la terra, rifuggire l'acqua, spegnere il fuoco, ma resta ancora una traccia di ciò ch'è stato. Anzi, resta ancor di più di ciò ch'era intero.
Alla fine della luce, quando un'ombra ricopre la nostra ombra, è allora che ci chiediamo quando saremo di nuovo illuminati, che speriamo e disperiamo rendendoci conto di ciò che abbiamo avuto.
Alla fine di un'esperienza, quando una persona si spezza. Allora mostra ciò che ha di più delicato dentro, e solo allora possiamo amarla veramente.
Alla fine del giorno, al rossore del cielo, è allora che ci rendiamo conto di quanto un'intera giornata possa assumere un significato profondo.
E' alla fine della vita che possiamo veramente, interamente apprezzarla, nel ridere quanto nel piangere, di tutto ciò ch'è stato meraviglioso e di ciò che non è stato.
La fine è l'inizio.

Sear Greyson.

>> Oggi mi sento... arrossire.


martedì 19 settembre 2017

Desidero che

Desidero che ognuno sappia di poter fare la differenza, anche con dei piccoli gesti. Sono le gocce a costituire l'oceano.

Desidero che la gente ascolti veramente, anziché guardarti con gli occhi vuoti aspettando di poter dire la propria.

Desidero che tutti imparino a non criticare gli altri per il puro piacere di farlo, a guardare oltre l'apparenza.

Desidero che la libertà non faccia più paura a nessuno.

Desidero che ogni cosa che ne valga la pena possa emergere.

Desidero che gli insulti scivolino addosso alle vittime.

Desidero che scompaiano le discriminazioni.

Desidero che ognuno trovi il proprio significato, senza doverlo rubare ad altri.



giovedì 14 settembre 2017

Vedere il buono delle persone

Vedere il buono delle persone è una gigantesca fregatura.
Sarà bellissimo, vedere che tutti dentro possono essere meravigliosi, ma c'è una parte in fondo al tuo cuore che marcisce lentamente, laddove sai che non tutti si comporteranno di conseguenza con te, che ti rende infelice e ti fa avere paura di ciò che credi, di ciò che sei.
Ma non puoi andare contro te stesso, non puoi in coscienza impedirti di aiutare qualcuno di cui senti il dolore e la sensibilità, qualcuno di cui percepisci la bontà. Come se emettesse raggi che ti colpiscono direttamente, ti accecano e ti fanno barcollare. Dubiti dei tuoi stessi dubbi.
E allora resti coerente a te stesso, sapendo che sarai solo tu a maneggiare il coltello che ti trafiggerà di tanto in tanto nella vita, più forte o più piano; una mano che ferisce, l'altra che cura.
Sai, questo ti conferisce una bellezza chiara e profonda, che a moltissimi occhi non può sfuggire. E' vero, nel vederti alcuni saranno malvagi, e ti sfrutteranno; altri saranno meschini, e se ne fregheranno; ma ci saranno anche quelli come te, che racchiudono le stesse sensibilità, che hanno insite le stesse accortezze per la vita. Verrai spezzato, sporcato, distrutto, ma loro ti vedranno, e interverranno in tuo soccorso come tu hai fatto con loro - o avresti fatto, perché lo sai, a quelli come te non serve ricevere un favore per restituirlo. Perché come te hanno resistito al male che sfrutta il bene, hanno affrontato le proprie insicurezze vincendo; vi farete scudo l'un l'altro, creando un legame straordinario, fatto di bellezza e verità e che quindi nessuno potrà scindere.
Ma a te non interessa. Non lo fai per essere premiato.
Ed è proprio per questo otterrai un premio, un premio che nessuno può comprare: l'amore.



mercoledì 13 settembre 2017

Romeo e Giulietta

La vita di Giulietta fu legata alla tradizione. Rispettava pedissequamente le regole imposte alle ragazze della sua età, ma quando, per un incontro avvenuto ad un tradizionale ballo, decise di voltar le spalle a tale tradizione, fu una seconda tradizione a subentrare: la tradizione dell'odio, che la sua famiglia perpetrava da anni, e che fra le vittime lasciò anche lei.
La sua storia fu narrata, con tali nomi e molti dettagli ripresi poi da Shakespeare, in primo luogo da Luigi da Porto, avventuroso vicentino della loro epoca che la fama del grande drammaturgo inglese ha offuscato. La storia potrebbe aver preso spunto a sua volta da un altro autore italiano, Masuccio Salernitano, in particolare dalla sua opera "Mariotto e Ganozza"; oppure dalle vicende amorose di da Porto stesso, implicato con la cugina nelle faide in Friuli del primo Cinquecento.
Montecchi e Cappelletti vissero effettivamente a Verona, sin dal periodo di Dante, che infatti ne scrive nella sua Divina Commedia. Ed effettivamente i Montecchi furono coinvolti in lotte, anche sanguinose, per il potere a Verona; ma non risultano faide o scontri con i Cappelletti. Per i turisti è però possibile visitare la Casa di Giulietta, dove si possono anche lasciare lettere intestate a Giulietta descrivendo le proprie pene d'amore, cui si possono anche ricevere risposte: esiste infatti un comitato adibito a inviare lettere con consigli amorosi a nome di Giulietta.

Dalla serie "Oggi mi sento..." innamorata!
su facebook (https://www.facebook.com/seargreyson/) e wattpad (https://www.wattpad.com/story/89051726-oggi-mi-sento).


sabato 9 settembre 2017

100 libri (Guardian)

In precedenza vi ho presentato i 100 libri da leggere prima di morire della BBC, spiegando perché si è diffusa la bufala secondo cui avrebbe sfidato chiunque ad averne letti più di sei. Oggi vi presento invece i 100 libri con maggiore impatto culturale nella storia mondiale, stilata dal Guardian grazie ad una ricerca del Norwegian Book Clubs che ha domandato a 100 autori, provenienti da 54 paesi, quali fossero secondo loro i dieci libri con tale caratteristica. L'opera più nominata da codesti autori è stata "Don Quijote de la Mancha". Soltanto sette titoli e diversi autori compaiono in entrambe le liste; in quella del Guardian compaiono invece molti paesi diversi: osservate insieme a me il numero elevato di autori italiani e che vi sono ben tre opere di Tolstoj, che oggi avrebbe compiuto 189 anni (diciamo in una dimensione parallela in cui le persone vivono quasi 200 anni)!
Nel mostrarvi tale elenco, da me tradotto e ordinato secondo il periodo di vita degli autori, lancio anche qui la sfida: quanti ne avete letti?...
  1. L'Epopea di Gilgameš, autore sconosciuto (Mesopotamia, 1800 a.C. circa)
  2. Iliade, Omero (Greco, 700 a.C. circa)
  3. L'Odissea, Omero (Greco, 700 a.C. circa)
  4. Libro di Giobbe, autore sconosciuto (Israeliano, 600-400 a.C. circa)
  5. Mahābhārata (o Karṣṇaveda), autore sconosciuto (India, 500 a.C. circa)
  6. Edipo Re, Sofocle (Greco, 496-406 a.C.)
  7. Medea, Euripide (Greco, 480-406 a.C. circa)
  8. Il Dramma di Sakuntala, Kālidāsa (Indiano, 400 circa)
  9. Rāmāyaṇa, Vālmīki (Indiano, 300 a.C.)
  10. L'Eneide, Virgilio (Antico Romano, 70-19 a.C.)
  11. Le Metamorfosi, Ovidio (Antico Romano, 43 a.C.) 
  12. Le Mille e una Notte, autori vari (India/Iran/Iraq/Egitto, 700-1500)
  13. Genji Monogatari, Shikibu Murasaki (Giapponese, 1000 circa) [che tra l'altro è il primo romanzo che sia mai stato scritto!]
  14. Bustan, Sheikh Musharrif ud-din Sadi (Persiano - Iran, 1200-1292 circa)
  15. Il Più Grande Poema Mistico dell'UmanitàJalāl al-Dīn Balkhi (Persiano - Afghanistan, 1207-1273)
  16. La Divina Commedia, Dante Alighieri (Italiano, 1265-1321)
  17. Saga di Njáll, autore sconosciuto (Islandese, 1300 circa)
  18. Il Decamerone, Giovanni Boccaccio (Italiano, 1313-1375)
  19. I Racconi di Canterbury, Geoffrey Chaucer (Inglese, 1340-1400)
  20. Pantagruel Gargantua, François Rabelais (Francese, 1495-1553)
  21. Saggi, Michel de Montaigne (Francese, 1533-1592)
  22. Don Chisciotte della Mancia, Miguel de Cervantes Saavedra (Spagnolo, 1547-1616) 
  23. L'Amleto, William Shakespeare (Inglese, 1564-1616) x
  24. Otello, William Shakespeare (Inglese, 1564-1616)
  25. Re Lear, William Shakespeare (Inglese, 1564-1616) x
  26. I Viaggi di Gulliver, Jonathan Swift (Irlandese, 1667-1745) x
  27. Vita e Opinioni di Tristram Shandy, Laurence Sterne, Ireland, (1713-1768)
  28. Giacomo il Fatalista e il Suo Padrone, Denis Diderot (Francese, 1713-1784)
  29. Orgoglio e Pregiudizio, Jane Austen (Inglese, 1775-1817) x
  30. Faust, Johann Wolfgang von Goethe (Tedesco, 1749-1832) x
  31. Il Rosso e il Nero, Stendhal (Francese, 1783-1842)
  32. Tutte le poesie di Giacomo Leopardi (Italiano, 1798-1837)
  33. Papà Goriot, Honoré de Balzac (Francese, 1799-1850)
  34. Fiabe e novelle di Hans Christian Andersen (Danese, 1805-1875)
  35. Le Anime Morte, Nikolaj Vasil'evič Gogol' (Russo, 1809-1852)
  36. Tutti i racconti di Edgar Allan Poe (Statunitense, 1809-1849)
  37. Grandi Speranze, Charles Dickens (Inglese, 1812-1870)
  38. Cime Tempestose, Emily Brontë (Inglese, 1818-1848) 
  39. Studi di Provincia, George Eliot (Inglese, 1819-1880)
  40. Moby Dick, Herman Melville (Statunitense, 1819-1891)
  41. Foglie d'Erba, Walt Whitman (Statunitense, 1819-1892)
  42. L'Educazione Sentimentale, Gustave Flaubert (Francese, 1821-1880) *
  43. Madame Bovary, Gustave Flaubert (Francese, 1821-1880)
  44. Delitto e Castigo, Fëdor Dostoevskij (Russo, 1821-1881) x
  45. I Fratelli Karamazov, Fëdor Dostoevskij (Russo, 1821-1881)
  46. L'IdiotaFëdor Dostoevskij (Russo, 1821-1881)
  47. I Demoni, Fëdor Dostoevskij (Russo, 1821-1881)
  48. Casa di Bambola, Henrik Ibsen (Norvegese, 1828-1906)
  49. Anna Karenina, Leo Tolstoj (Russo, 1828-1910)
  50. Guerra e Pace, Leo Tolstoj (Russo, 1828-1910)
  51. La Morte di Ivan Il'ič e altre storieLeo Tolstoj (Russo, 1828-1910)
  52. Le Avventure di Huckeberry Finn, Mark Twain (Statunitense, 1835-1910)
  53. Nostromo, Joseph Conrad (Inglese, 1857-1924)
  54. Fame, Knut Hamsun (Norvegese, 1859-1952)
  55. La Coscienza di Zeno, Italo Svevo (Italiano, 1861-1928) x
  56. I Racconti, Anton Čechov (Russo, 1860-1904)
  57. Alla Ricerca del Tempo Perduto, Marcel Proust (Francese, 1871-1922)
  58. I Buddenbrook: la Decadenza di una Famiglia, Thomas Mann (Tedesco, 1875-1955)
  59. La Montagna Incantata, Thomas Mann (Tedesco, 1875-1955)
  60. Berlin Alexanderplatz, Alfred Döblin (Tedesco, 1878-1957)
  61. L'Uomo Senza Qualità, Robert Musil (Austriaco, 1880-1942)
  62. Diario di un Pazzo, Lu Xun (Cinese, 1881-1936)
  63. La Signora Dalloway, Virginia Woolf (Inglese, 1882-1941)
  64. Gita al Faro, Virginia Woolf (Inglese, 1882-1941)
  65. Ulisse, James Joyce (Irlandese, 1882-1941)
  66. Il Castello, Franz Kafka (Ceco, 1883-1924)
  67. Il ProcessoFranz Kafka (Ceco, 1883-1924) 
  68. Tutti i racconti di Franz Kafka (Ceco, 1883-1924)
  69. Zorba il Greco, Nikos Kazantzakis, Greece, (1883-1957)
  70. Figli ed Amanti, DH Lawrence (Inglese, 1885-1930)
  71. Libro dell'Inquietitudine, Fernando Pessoa (Portoghese, 1888-1935)
  72. Viaggio al Termine della Notte, Louis-Ferdinand Celine (Francese, 1894-1961)
  73. Assalonne, Assalonne, William Faulkner (Statunitense, 1897-1962)
  74. L'Urlo e il Furore, William Faulkner (Statunitense, 1897-1962)
  75. Canti Gitani e AndalusiFederico García Lorca (Spagnolo, 1898-1936)
  76. Il Vecchio e il Mare, Ernest Hemingway (Statunitense, 1899-1961) 
  77. Il Suono della Montagna, Yasunari Kawabata (Giapponese, 1899-1972)
  78. Lolita, Vladimir Nabokov (Russo/Americano, 1899-1977)
  79. Finzioni, Jorge Luis Borges (Argentino, 1899-1986)
  80. Gente IndipendenteHalldór Kiljan Laxness (Islandese, 1902-1998)
  81. 1984, George Orwell (Inglese, 1903-1950) 
  82. Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar (Francese, 1903-1987)
  83. Trilogia: Molloy, Malone Muore e L'Innominabile di Samuel Beckett (Irlandese, 1906-1989)
  84. Pippi Calzelunghe, Astrid Lindgren (Svedese, 1907-2002)
  85. Grande Sertão: Veredas, João Guimarães Rosa (Brasiliano, 1908-1967)
  86. Il Rione dei Ragazzi, Naǧīb Maḥfūẓ (Egiziano, 1911-vivente)
  87. Lo Straniero, Albert Camus (Francese, 1913-1960)
  88. L'Uomo Invisibile, Ralph Waldo Ellison (Statunitense, 1914-1994)
  89. La Storia, Elsa Morante (Italiana, 1918-1985)
  90. Pedro Páramo, Juan Rulfo (Messicano, 1918-1986)
  91. Il Taccuino d'Oro, Doris Lessing (Inglese, 1919-vivente)
  92. Tutte le poesie di Paul Celan (Rumeno, 1920-1970)
  93. Cecità, José Saramago (Portoghese, 1922-2010) *
  94. Il Tamburo di Latta, Günter Grass (Tedesco, 1927-2015)
  95. L'Amore ai Tempi del Colera, Gabriel García Márquez (Colombiano, 1928-2014)
  96. Cento Anni di Solitudine, Gabriel García Márquez (Colombiano, 1928-2014)
  97. La Stagione della Migrazione a Nord, Tayeb Salih (Sudanese, 1929-2009)
  98. Il Crollo, Chinua Achebe (Nigeriano, 1930-2013)
  99. Amatissima, Toni Morrison (Statunitense, 1931-vivente)
  100. I Figli della Mezzanotte, Salman Rushdie (Indiano/Inglese, 1947-vivente)


Legenda: [✓ se l'ho letto; x se l'ho iniziato; * se lo volevo leggere]

Io ne ho letti ben sette! Pensavo peggio, data l'importanza di tali opere! E sono rimasta sorpresa anche dal numero di autrici, che sono dieci contro settanta uomini.
Voi che ne pensate?
La prossima volta spulceremo invece la lista dei 100 libri da leggere prima di morire di Goodreads, che senza neanche farlo apposta oggi compie 10 anni!!! ;)