domenica 25 novembre 2018
mercoledì 21 novembre 2018
Che nome dare al mio personaggio? - Consigli pratici per scrittori
Cari amici scrittori,
avete presente l'orrenda sensazione che vi si appiccica addosso quando non riuscite a trovare un nome adatto ad un vostro personaggio? Se sì, questo breve "articolo" potrebbe esservi d'aiuto nel dimenticarla per sempre.
Spero di esservi stata d'aiuto. Se sì, vi prego di darmi un feedback!
A presto!
avete presente l'orrenda sensazione che vi si appiccica addosso quando non riuscite a trovare un nome adatto ad un vostro personaggio? Se sì, questo breve "articolo" potrebbe esservi d'aiuto nel dimenticarla per sempre.
- Ho recentemente scoperto che esiste una quantità incredibile di generatori di nomi: uno di nomi elfici, uno di nomi country ecc... sicuramente, se non risolutivi, possono dare qualche indicazione per trovare ciò che cercate. L'elenco più completo di questi siti lo trovate su Nomix.
- Utilissimo, è uno dei miei siti preferiti: behindthename. Esso raccoglie migliaia di nomi usati in tutto il mondo, consentendo di sfogliarli per genere, significato, provenienza e molto altro. (Lo stesso sito propone un simile servizio per i cognomi.)
- Se non siete così metodici, provate a premere lettere a caso finché non siete soddisfatti del risultato. In questo modo potete produrre nomi più unici che rari!
- Anche alterare nomi (come ha fatto lo scrittore Maikel Maryn con il proprio) o che comunque non vi convincono del tutto può essere un'idea.
- Altro metodo è quello di usare nomi veri al contrario oppure anagrammarli. Riempire fogli e fogli di anagrammi può inoltre essere molto divertente!
Spero di esservi stata d'aiuto. Se sì, vi prego di darmi un feedback!
A presto!
sabato 17 novembre 2018
venerdì 9 novembre 2018
Riflessiva
Ciò che sembriamo e ciò che siamo.
vedere pelle, unghie, palmi -
siamo sensi, graffi e passi.
Chiudi gli occhi e guarda, apri il sorriso e parla. Nel tuo cuore c'è abbastanza spazio per capire ciò che la mente non afferra: che aldilà dei gesti non ci sono sassi, che le persone non sono fatte con compassi, e che ognuno ha una sua consistenza aldilà della semplice apparenza.
Forse siamo fatti di sogni, forse di bisogni, d'acqua o fuoco, o forse di terra o forse di ferro. Non saremo mai uguali, ma entrambi mai perfetti, e ad ognuno mancherà qualcosa che invece l'altro ha. Forse parleremo sempre due lingue diverse: basta che non siano avverse. Ma forse potremo condividere un po' della vita, se sapremo fidarci e provare. Perché non è infinita, e non dovremmo perderci nessuno che la possa affrontare con noi: non dovremmo perdere occasioni per essere deboli, stupidi, coraggiosi, incoscienti - noi stessi - e soprattutto uniti gli uni agli altri in tutto questo. Non dovremmo perdere occasioni per essere sgridati, stretti, lasciati, presi, persi, cercati. Per cogliere qualcosa - un tic, un gesto, una frase, un'abitudine, una passione, uno sguardo sul mondo - da chiunque ci circondi, per accoglierlo e renderlo al meglio, facendolo crescere dentro di noi come la memoria di qualcosa che c'è stato, che è stato bello, e che deve durare indipendentemente da com'è andata. Indipendentemente da quello che abbiamo visto, ma soltanto secondo ciò che abbiamo vissuto.
Per la serie "Oggi mi sento...", anche su Facebook, Wattpad e Instagram.
vedere pelle, unghie, palmi -
siamo sensi, graffi e passi.
Chiudi gli occhi e guarda, apri il sorriso e parla. Nel tuo cuore c'è abbastanza spazio per capire ciò che la mente non afferra: che aldilà dei gesti non ci sono sassi, che le persone non sono fatte con compassi, e che ognuno ha una sua consistenza aldilà della semplice apparenza.
Forse siamo fatti di sogni, forse di bisogni, d'acqua o fuoco, o forse di terra o forse di ferro. Non saremo mai uguali, ma entrambi mai perfetti, e ad ognuno mancherà qualcosa che invece l'altro ha. Forse parleremo sempre due lingue diverse: basta che non siano avverse. Ma forse potremo condividere un po' della vita, se sapremo fidarci e provare. Perché non è infinita, e non dovremmo perderci nessuno che la possa affrontare con noi: non dovremmo perdere occasioni per essere deboli, stupidi, coraggiosi, incoscienti - noi stessi - e soprattutto uniti gli uni agli altri in tutto questo. Non dovremmo perdere occasioni per essere sgridati, stretti, lasciati, presi, persi, cercati. Per cogliere qualcosa - un tic, un gesto, una frase, un'abitudine, una passione, uno sguardo sul mondo - da chiunque ci circondi, per accoglierlo e renderlo al meglio, facendolo crescere dentro di noi come la memoria di qualcosa che c'è stato, che è stato bello, e che deve durare indipendentemente da com'è andata. Indipendentemente da quello che abbiamo visto, ma soltanto secondo ciò che abbiamo vissuto.
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