Quando giocava in cortile cantava. Odette aveva la voce di un angelo, ma non voleva mettersi in mostra: era solo se stessa, con il suo cuore di bambina buona che brillava attraverso gli occhi. Ma noi interpretiamo le azioni altrui sulla base di come siamo. Così Alice era invidiosa degli sguardi che Odette attirava su di sé e un giorno la colse alle spalle e la spinse. Odette, colta di sorpresa, cadde con il viso contro il cancello d’ingresso. Rimase sfigurata, con una cicatrice su metà volto, e perse la voglia di cantare.
Passavano gli anni e Odette restava una ragazzina silenziosa, mite e dolcissima. Ogni tanto si guardava allo specchio e ricordava quel giorno con amarezza. Lasciava che i capelli le scivolassero davanti al viso, anche se non avrebbero mai potuto coprire una cicatrice così grande.
Il giorno del suo sedicesimo compleanno sua madre le regalò un CD intitolato ‘Callas - la divina’. “Era una cantante meravigliosa” le spiegò, sorridendole. Odette non capì subito, ma quando ascoltò il disco realizzò: quella sarebbe stata la sua vita.
mercoledì 20 maggio 2020
venerdì 15 maggio 2020
domenica 3 maggio 2020
Ma quando non lo stavamo aspettando, quando succede e basta?
Stiamo seguendo una certa strada. Siamo calmi, tranquilli, perché siamo coscienti della nostra direzione e del nostro piano. Quando veniamo colti alla sprovvista: compare un ostacolo sulla nostra via.
Rallentiamo e lo guardiamo un attimo, aggrottiamo le sopracciglia e subito fuggiamo: non dobbiamo distrarci dal treno da prendere o lo perderemo. Ma è un errore, perché di treni ce ne sono tanti, che portano in molte direzioni; gli imprevisti, invece, non ritornano mai uguali, e potrebbero darci quella svolta vitale che ci farebbe dimenticare per sempre del treno.
Alcuni dicono che il destino è un'invenzione dei deboli, che non vogliono costruirsi il proprio. Altri che il caso è la perfetta scusa di chi non trova giustificazioni a ciò che accade. Che abbiano ragione tutti o nessuno, bisogna tenere gli occhi sempre aperti e fermarsi, guardare veramente. Solo così non perderemo nulla e nessuno: lezioni, amici, gentilezze, migliori amici, emozioni, compagni. Rincorrere un desiderio non significa sempre che una volta che l'avremo realizzato saremo felici.
Bisogna lasciarsi sorprendere.
Oggi mi sento... a prova di bomba (d'acqua).
Rallentiamo e lo guardiamo un attimo, aggrottiamo le sopracciglia e subito fuggiamo: non dobbiamo distrarci dal treno da prendere o lo perderemo. Ma è un errore, perché di treni ce ne sono tanti, che portano in molte direzioni; gli imprevisti, invece, non ritornano mai uguali, e potrebbero darci quella svolta vitale che ci farebbe dimenticare per sempre del treno.
Alcuni dicono che il destino è un'invenzione dei deboli, che non vogliono costruirsi il proprio. Altri che il caso è la perfetta scusa di chi non trova giustificazioni a ciò che accade. Che abbiano ragione tutti o nessuno, bisogna tenere gli occhi sempre aperti e fermarsi, guardare veramente. Solo così non perderemo nulla e nessuno: lezioni, amici, gentilezze, migliori amici, emozioni, compagni. Rincorrere un desiderio non significa sempre che una volta che l'avremo realizzato saremo felici.
Bisogna lasciarsi sorprendere.
Oggi mi sento... a prova di bomba (d'acqua).
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