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mercoledì 20 maggio 2020

La cicatrice

Quando giocava in cortile cantava. Odette aveva la voce di un angelo, ma non voleva mettersi in mostra: era solo se stessa, con il suo cuore di bambina buona che brillava attraverso gli occhi. Ma noi interpretiamo le azioni altrui sulla base di come siamo. Così Alice era invidiosa degli sguardi che Odette attirava su di sé e un giorno la colse alle spalle e la spinse. Odette, colta di sorpresa, cadde con il viso contro il cancello d’ingresso. Rimase sfigurata, con una cicatrice su metà volto, e perse la voglia di cantare.
Passavano gli anni e Odette restava una ragazzina silenziosa, mite e dolcissima. Ogni tanto si guardava allo specchio e ricordava quel giorno con amarezza. Lasciava che i capelli le scivolassero davanti al viso, anche se non avrebbero mai potuto coprire una cicatrice così grande.
Il giorno del suo sedicesimo compleanno sua madre le regalò un CD intitolato ‘Callas - la divina’. “Era una cantante meravigliosa” le spiegò, sorridendole. Odette non capì subito, ma quando ascoltò il disco realizzò: quella sarebbe stata la sua vita.



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