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venerdì 28 luglio 2017

Inspirational Women - dichiarazione d'intenti

Una persona può essere straordinaria in molti modi: per l'intelligenza, lo spirito critico, i principi, l'umanità, il raggiungimento di un primato, il coraggio, la dedizione, la determinazione, l'orgoglio, o persino per la considerazione che ha di sé, soprattutto quando può essere racchiusa all'interno di una categoria che può essere (stata) sottovalutata, discriminata, derisa.
Dalla semplice battutina stupida, fino a restrizioni pesanti, sono molte le forme di disprezzo, più o meno manifesto. E così molte le persone che, avvolte in opprimenti etichette, vengono trattate alla stregua di pagliacci, o burattini, da coloro che hanno la fortuna di potersi ritenere superiori - finché qualcuno fa loro notare che si sbagliano. Per questo è importante essere consapevoli delle proprie potenzialità. Non è questione di essere straordinari - se tutti lo fossero chi lo sarebbe più? -, ma di sapere che si può esserlo. E nulla è di migliore esempio di qualcuno che lo è stato.
Ed ecco perché vi presento, con la scusa del concorso grafico di Urban Flower, una carrellata di inspirational women. Secondo i termini del concorso ne andavano scelte ventisei, una per ogni lettera dell'alfabeto; la mia scelta è ricaduta su quelle in foto (ventotto, a ben leggere): Rita Atria, Margaret Ann Bulkley, Claudette Colvin, Warie Diris, Amelia Mary Earhart, Rosalind Elsie Franklin, Marie Sophie Germain, Hatshepsut, Ipazia (o Hypatia), Milena Jesenská, Helen Adams Keller, Artemisia Lomi Gentileschi, Lillian Evelyn Moller Gilbreth, Florence Nightingale, Ol'ga (o Helga) di Kiev, Iris Noelia Palacios Cruz, Dame Mary Quant, Jessica Rogers, Huda Shaarawi, Harriet Tubman, Galina Ivanovna Ustvolskaja, Franca Viola, Maria Sofia Amalia Wittelsbach, Deng Xiaohua, Malala Yousafzai, Joanna Żubr. Una rassegna di donne che hanno dimostrato di essere eccezionali, rendendosi, anche senza volerlo, simboli di una lotta contro la discriminazione. Donne molto diverse fra loro: di famiglie ricche o povere, orfane o meno, con un titolo di studio oppure no, provenienti da molti Paesi del mondo e da epoche lontane. Alcune si sono finte uomini per riuscire nei loro campi, altre non hanno avuto riconoscimenti poiché erano donne. Non è stato facile sceglierle, vi garantisco, perché ne ho trovate così tante, nell'andare a cercare (e chiedendo a mia madre :D), che doverne selezionare solo una per lettera mi è sembrato quasi un torto. Sotto le potete vedere, nella versione in bianco e nero della foto postata originariamente su facebook, alla quale per concludere accludevo questo commento: "Ma spero di poter tributare qualcosa anche a quelle che mio malgrado ho escluso per dare eterogeneità a questo elenco e nel tentativo di valorizzare volti poco noti, ma meritevoli." Ed eccomi: sul blog ne posterò i riassunti delle biografie, e le foto, come fatto per loro, periodicamente, a gruppi di cinque, per poterne aggiungere sempre di nuove.
Le troverete al seguente link: http://seargreyson.blogspot.it/search/label/Inspirational%20women



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