Avrei chiamato questo libro "Tizio che descrive un suo viaggio allungandolo con riflessioni a caso e continui riferimenti musicali". È come leggere un blog: eventi si alternano a pensieri senza una logica, semplicemente sull'onda dell'ispirazione di un momento. Qualcosa di scritto in un giorno di flusso di coscienza e pubblicato la sera stessa.
La trama è molto diluita con riflessioni mezze deliranti (a volte interessanti) e descrizioni di episodi passati che forse potrebbero far ridere qualcuno (non me). Della serie che se non scriveva almeno duecento pagine non lo pubblicavano, e ha allungato come ha potuto, concentrandosi detestabilmente su se stesso. Il perno del libro è infatti lui, insieme alle tragedie avvenute nella storia del rock che cercano di dare un senso al presunto tema del libro, la morte vista come portatrice di fama. Quanto allo stile, corretto (grazie al cielo, trattandosi di un giornalista) ma molto confusionario; caratteristiche le originali espressioni di paragone (a parte che la leucemia non infetta il sangue). Anche le azioni dello scrittore qui descritte mi sono piaciute poco (tipo che per metà libro si droga e pure a caso), ma preferisco non commentarle. Due i motivi che mi hanno condotta a terminare la lettura di questo diario di viaggio: il libro era breve e nell'ultima parte si salva in calcio d'angolo parlando di due band di cui m'interessava sapere qualcosa (Kiss e Nirvana).
Consiglio il libro solo a chi è curioso di scoprire come sono morte tante star del rock, dato che fra le digressioni dell'autore queste sono le più utili (se non le uniche utili).
"Il buio oltre la siepe" (o: "Uccidere un tordo americano"), di Harper Lee.
Ho letto questo libro quasi tutto d'un fiato. Infatti, sebbene alcuni elementi mi fossero poco chiari, la storia mi prendeva, e la protagonista in particolare. Mi sono rivista moltissimo in lei, molto caratterialmente ma anche sotto alcuni aspetti familiarmente parlando (il fratello e il padre che riassume alcuni lati di mia madre). E ho amato quasi tutti i personaggi in generale, per come erano variegati, profondi e sfaccettati, per come evolvevano, per quanto contribuivano significativamente alla bellissima storia. Non potevo non apprezzare Tom, ma anche tutti coloro che vi ruotano attorno, nel bene e nel male. Peccato per la grezzezza con cui viene trattata la comunità di colore: evidentemente, l'autrice voleva dare un determinato taglio, perfettamente riuscito. Gli elementi al contorno sfruttati per raggiungere questo obiettivo, peraltro, sono molto potenti: il modo di scrivere, che matura insieme ai protagonisti; gli aspetti gotici; la fantasia e la superstizione; la malattia. A mio parere, tutto si convoglia perfettamente nel tema centrale della storia, che mi preme molto e che dunque non poteva che trovarmi entusiasta nella lettura di questo caposaldo della letteratura.
Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?
"Il mondo nuovo", di Aldous Huxley.
Un libro scientifico, filosofico, sociale, politico, psicologico. Raccontato accuratamente, attraverso espressioni significative, con sguardo vivo, a mente cruda. Fa vivere mille sensazioni leggendolo, attraendo lo sguardo e la mente. Ho amato i tocchi shakeaspeariani qua e là, il modo in cui vengono mostrati i diversissimi e tremendamente realistici personaggi, i risvolti nella trama. Incredibili gli aspetti futuristici che non farebbero mai credere si tratti di un'opera degli anni Trenta, così in anticipo sui tempi anche nei temi... terribilmente. Meravigliosi soprattutto i capitoli 10 e 11 e il finale, che riassume la distopia in tutta la sua verità. E come ogni distopia che ho letto, vorrei che ognuno potesse leggerla per vedere il presente in un'ottica diversa, dando un più grande significato a ogni suo elemento.
Anche "Ritorno al mondo nuovo" è interessante: scritto dopo gli eventi quasi profetici descritti dal romanzo "Il mondo nuovo", analizza alcuni aspetti della società moderna in chiave scientifica. Si può riscontrare ancora una volta la genialità dell'autore, ma sono presenti alcune inaccuratezze dovute ovviamente alle ricerche ancora pioniere.
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