Quando cresciamo, man mano i sì aumentano, ma i no divengono insostenibili, troppi, e cerchiamo di disfarcene; così facendo, i sì stessi divengono troppi, perché iniziamo a provare rimorso per averne detto o preteso qualcuno.
Da adulti siamo quasi liberi nei sì, più rassegnati ai no, più equilibrati in entrambi. Anche se ci scappa qualche follia.
E, sul tramontare delle nostre vite, nuovamente torniamo in uno stadio in cui i sì sono troppo pochi, e i no troppi.
Da bambini siamo piccoli, capricciosi, rumorosi, deboli, scoordinati. Crescendo, miglioriamo (chi più, chi meno), ma nella vecchiaia torniamo esattamente così: piccoli, capricciosi, rumorosi, deboli, scoordinati.
Ironico che, crescendo, torniamo in realtà ad uno stadio precedente. Eppure è così: la vita è un cerchio per ogni singolo individuo.
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