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domenica 13 agosto 2017

I 40 libri della iRead Challenge di Sear 2 (10/40)

 6/40 - "Fiabe Floreali", Louisa May Alcott: un libro con gli elfi.

A chi abbia letto "Piccole Donne" risulterà familiare il tono affettuoso e positivo di questa scrittrice. A me, poi, richiama una parte in cui l'autrice scrive che, come reazione alla bocciatura del suo libro perché troppo poco "leggero", Jo (suo alias nell'autobiografia) rispose scrivendo qualcosa di ancora più pregno di morale e amore. Perché questa lettura da lungo tempo perduta è certamente quanto di più dolce e gentile si possa leggere, ideale per i bambini ma anche per gli adulti che non riescono più a credere nella bontà umana. A suo sfavore devo dire che è un po' ripetitivo e scontato: l'unica favola su cui non ho nulla da ridire è quella che parla di Lanugine di Cardo.



7/40 - "Divergent", Veronica Roth: uno young adult.

A partire da un'eccellente spunto, una storia brillante: coinvolgente, cruda ma anche tenera. Il linguaggio è molto semplice ma efficace (quasi non ci si accorge della mancanza delle parolacce tanto è ben fatto), senza mai cadere nel banale pur facendosi sentire molto dal lettore adolescente. I personaggi, inoltre, sono convincenti; ma ciò che più ho apprezzato è l'implicita riflessione su ciò ch'è giusto e cio ch'è sbagliato, e di come le qualità che lo definiscono spesso oltrepassino il confine pur portando lo stesso nome. E su come ognuno di tali difetti-pregi possa annidarsi dentro di noi, anche quando ne siamo inconsapevoli.
A.A.A. cercasi gli altri due libri nella stessa edizione!



8/40 - "Il Giardino Segreto", Frances Hogson Burnett: un libro comprato durante un viaggio.

Un libro per bambini: questo è chiaro, dal linguaggio e le frasi semplici, le spiegazioni che vogliono accompagnare il lettore per mano attraverso le pagine. E tuttavia insegna qualcosa che molti adulti ancora ignorano, nonostante l'esperienza: l'importanza della buona volontà e della comprensione, unici rimedi contro certe ferite e le prigioni che noi stessi ci creiamo. Lo consiglio ai bambini (di fatto o nel cuore) e a coloro che amano la natura - ma non in questa edizione, talvolta tradotta approsimativamente e ben condita di errori di stampa.



9/40 - "Il Corpo Nero", Dominique Manotti: un libro con un colore nel titolo.

Una trama interessante rovinata da uno stile frettoloso, già visto in altri romanzi francesi, ma qui estremizzato (frasi brevi, povere di congiunzioni e avverbi), e che si sofferma su dettagli meno importanti: avrei preferito analisi psicologiche più approfondite alle descrizioni accurate degli abbigliamenti, spiegazioni sociologiche più significative rispetto alla puntuale elencazione degli oggetti sui tavoli. Sono sopravvissuta a leggere anche il finale, un po' deludente, soltanto a causa di una curiosità nervosa.



10/40 - "Ctrl-Z", Alessandra Alyah Patanèun libro con foto o disegni al suo interno. (Unica graphic novel.)

Un'eccellente idea viene sviluppata dall'autrice in modo allegro e ironico, ma anche molto logico. I disegni molto carini, ma accurati nella loro semplicità, e il mix di cliché giapponesi e trovate inaspettate sono la ciliegina sulla torta di un'opera che ho divorato, e di cui non vedo l'ora di leggere la continuazione.
P.S.: l'app che esiste anche nella vita reale è l'idea più geniale (fra le idee geniali)!

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