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domenica 30 settembre 2018

Combatti

Ho tanta voglia di far esplodere il mondo spazzando via tutto quello che non va.
Ho ventitré anni, ma sono ancora una sognatrice. Non mi arrendo mai, non mollo, a rischio di farmi male. Una bambina un po' più alta, armata fino ai denti - soprattutto di buone intenzioni. Non ho preso lezioni per sparare, ma d'altronde non c'è bisogno di imparare ad amare, perché siamo umani, e l'amore è nella nostra natura. Come la curiosità, il gioco e la volontà di essere amati... Non ci è però dato sapere quale di queste quattro caratteristiche è preponderante. Né se possiamo forzarne una o un'altra. Possiamo soltanto darci da fare per esprimerle, soddisfacendole parzialmente prima del prossimo attacco di nostalgia.
Così sono qui, sperando di poter combattere. Non so se sarò forte, non so se sarò veloce, non so neanche se sarò ancora me stessa, se mai tornerò in me. Non so neanche se riuscirò. L'unica mia certezza è che sarà tutto effimero, che io trionfi o fallisca, come queste stesse parole. Ogni azione svanirà, ogni riconoscimento, ogni persona, ogni significato, ogni mondo, e la lingua con cui lo descriviamo, la mente con cui lo vediamo. Scomparirà tutto per sempre, svanirà, sarà stato tutto inutile.
Inutile? No, questo è un errore. Perché, almeno al momento, sarà stato qualcosa. Per il mio amico, per il mio vicino, ci sarà stato un contributo. E non può essere per altro il nostro stare sulla Terra se non è per essere infinito, se non può sopravvivere a domani. È tutto per oggi, tutto per chi ci sta accanto, tutto per noi, qui e ora.
Perciò corri, combatti, e non credere che sia facile, non credere che lo ricorderanno, non credere che non ti fraintenderanno... puoi soltanto avere fiducia nel motivo in cui lo fai, il principio. 
Io vivo di principii.
Ed ora, scusate ma smetto di scrivere: poso la penna, prendo la spada.



Dalla serie "Oggi mi sento..." vendicativa. Su facebook, instagram e wattpad.


venerdì 28 settembre 2018

La lotta con Carritalia



Sorgeva l’alba di un nuovo giorno su Varaggio. Dalle finestre, la fredda luce penetrava nella locanda, svegliando i due giovini che dovevano partire all’avventura. Erano esausti, soprattutto lei, che presentava dal giorno precedente i sintomi di una brutta influenza.
Approntati i propri bagagli, avendo mangiato un pochino di pane e bevuto un infuso medicinale, si diressero a piedi verso la stazione dei carri. Purtroppo, una brutta sopresa li attendeva: il loro carro era in ritardo di dieci minuti. Questo avrebbe comportato la perdita della coincidenza con le cavalcature che da Pisaus li avrebbe condotti alla loro vera destinazione. Ma i nostri eroi non si persero d’animo, ed attesero la cavalcatura successiva dopo aver acquistato un capo d’abbigliamento più pesante, più consono per affrontare l’improvviso gelido vento. Si accomodarono poi in una piccola oasi della cittadina, dove poterono perlomeno affondare i denti in un pasto più soddisfacente.
Furono i primi a salire sulla cavalcatura, ma di stazione in stazione le persone aumentarono. Il sole saliva alto. Il cavaliere maschio s’addormentò mentre la femmina, nonostante la malattia, seguiva con gli occhi il percorso sulla mappa e sul paesaggio molto suggestivo. Si teneva pronta per la battaglia.
Una volta giunti a destinazione seguirono il sentiero, apparentemente infinito, fino ad una vista straordinaria: un enorme palazzo circondato da alberi nel mezzo del nulla.
Ma non era la loro destinazione.
Lì accanto, un altro palazzo, nascosto, li attendeva. E anche la loro missione.
Molto s’impegnarono nel realizzarla, affrontando nemici su nemici; ma quel che ancora non sapevano è che la loro vera sfida si sarebbe presentata dopo di essa. La più grande sfida della loro vita: la lotta con Carritalia.
Il loro programma prevedeva infatti che avrebbero preso un carro da Pisaus fino a Spezialus Centris, dove un altro li avrebbe condotti fino a Genua Brignus e infine da qui sarebbero partiti, con un terzo carro, alla volta di Taurinus, la loro destinazione finale. Ma il destino - o meglio, Carritalia - aveva un piano diverso per loro.
Tornati alla stazione di Pisaus, infatti, i nostri eroi scoprirono che il loro carro era stato cancellato, per cui dovettero attendere mezz’ora più del previsto. Solo quaranta minuti li separavano dal successivo, ma anche questo sarebbe stato in ritardo, facendo perdere loro la coincidenza.
Arrivarono a Spezialus correndo per poter prendere il primo carro disponibile per Genua Brignus. Vi salirono, ma i minuti passavano senza che partisse: sarebbe arrivato anche questo troppo in ritardo perché potessero prendere la coincidenza. E di treni che giungessero a destinazione non ce n’erano più.
Stringendo i denti, i due decisero di provare a cambiare direzione: il carro per Milaneus Centris sarebbe stato più comodo per poter raggiungere Taurinus o Chivas, o quantomeno più semplice da raggiungere a cavallo da chi sarebbe venuto a prenderli. Ma trattandosi di un carro di diverso tipo il prezzo sarebbe stato certamente differente, così chiesero ad una controllatrice. Questa li informò che presso la biglietteria avrebbero cambiato loro il biglietto, ovviamente se avessero pagato la differenza. Siccome all’arrivo del mezzo per Milaneus mancavano circa dieci minuti, il cavaliere maschio corse alla biglietteria, dove però c’era una fila così. Chiese dunque al punto informazioni, dove gli spiegarono che invece nessuno avrebbe potuto cambiargli alcunché. Tirando giù tutti i santi dal Paradiso, il cavaliere tornò dalla sua compagna, circondata da bagagli, informandola. Nel sentirli, un pendolare del suddetto carro consigliò loro di prenderla con filosofia, perché tanto nulla avrebbero potuto ottenere dallo splendido sistema di trasporto italiano. E un suo amico li informò del fatto che un carro per Taurinus sarebbe partito da Genua Princes alle ore 22:30, fermata del Milaneus Centris. Quindi si misero l’animo in pace e, nel salire su quest’ultimo, comunicarono la vicenda al primo controllore che trovarono... il quale concesse loro di restare sul treno al modico prezzo di 13,50 dazi a capoccia.
“Ma almeno questo non ritarderà, vero?” domandò, irritato, il prode cavaliere.
“Certo che no” rispose, fiero, il ricco controllore.
Alla successiva fermata la voce del carro annunciò: “Siamo in arrivo alla stazione di XYZ con un ritardo di dodici minuti”. Irripetibili furono i commenti del giovane viaggiatore.
I due eroi si domandarono a lungo cosa possedesse di speciale questo carro per costare tanto di più, comunque si avvicinavano senza intoppi a Genua Princes e quindi si rilassarono.
Naturalmente, all’orario in cui sarebbero dovuti scendere si trovavano ancora nella stazione precedente. Poco male: avevano ancora quindici minuti prima che l’ultimo carro del loro viaggio partisse. Peccato che la porta del Milaneus, proprio in quel momento, decise d’incantarsi...
Arrivarono al pelo, e corsero fino al tabellone come due forsennati. Per scoprire che in realtà l’ultimo carro si sarebbe dovuto trovare sullo stesso tragitto di quello da cui erano appena scesi. Insomma, era in ritardo pure quello.
Giunsero a destinazione a dir poco esausti.


Tratto da una storia (purtroppo) vera.


 

mercoledì 19 settembre 2018

Siti di libri gratuiti legalmente

I libri non sono mai abbastanza, e con gli smartphone e i kindle che la nuova tecnologia ci offre procurarseli non è mai stato così facile. Ma a quale prezzo possiamo scaricarli? Talvolta nessuno. Vi presento quindi due straordinari casi in cui questo è anche legale, grazie alla combinazione di libri su cui è decaduto il copyright e volontari generosi con il loro tempo. Da questi siti è infatti possibile scaricare moltissimi libri gratuitamente (anche se una donazione è ovviamente la benvenuta) e senza iscrizione.

  • Il progetto Manuzio, sul sito liberliber. E' pieno di opere letterarie tradotte in italiano, nonché audiolibri e persino musica classica e video (di spettacoli e trattazioni di argomenti "librosi") pronti da scaricare. Trovarli è semplicissimo, grazie allo strumento cerca e ai link disponibili in alto, già suddivisi per categoria. I contributori del sito forniscono anche un elenco di altri siti cui fare riferimento per riviste letterarie, software che leggano i libri e non solo, qui. E' inoltre possibile acquistare gadget vari (come hard disk o CD già contenenti libri/audiolibri/musica e kindle) o comprare tutti i libri disponibili (quindi senza doverli scaricare uno per uno). 
 
  • Il progetto Gutenberg. Anche in questo sito esiste lo strumento ricerca, e in questa pagina trovate le categorie dei libri: autori e titoli per iniziale, lingue, quelli caricati più di recente e varie ed eventuali: audiolibri, spartiti e musica nonché immagini. Qui sono inoltre presenti le statistiche del sito: molto utile nel caso in cui non sappiate da dove cominciare a leggere! O anche nel caso in cui siate incuriositi dai dati: ad esempio nell'ultima settimana risultano essere oltre settecentomila i libri scaricati! 

  • Planetebook. Simile ai precedenti, consente di cercare i libri per autore. Vi sono solo titoli in inglese, e include solo un centinaio di classici, tuttavia l'impaginazione è ottima e non vi sono problemi di pubblicità, bug o simili.

  • Wattpad. Diversamente dai precedenti siti, i libri vanno letti online (da pc o da app) e non possono essere scaricati. Ma è possibile interagire con gli scrittori, commentando e votando i capitoli (è anche possibile pubblicare i propri scritti!). I libri di interesse possono essere cercati per tema, o genere, per titolo o per nome dell'autore nell'apposita barra. Purtroppo, trattandosi principalmente di libri scritti da dilettanti è facile incappare in errori grammaticali e cliché. Tuttavia non bisogna mai dare per scontato di non poter trovare buoni libri, no? (E poi ci trovate anche me!)

  •  (Modifica apportata 13/05/'19) Altri siti su cui potrete trovare innumerevoli ebook gratuiti e legalmente sono offerti da siti quali Mondadori (se avete un account Kobo) e Amazon (grazie alla loro app gratuita)... per scoprirli tutti visitate questa pagina di Libreriamo.it dove sono elencati!


Senza ulteriori indugi, buona lettura. ;)




venerdì 14 settembre 2018

Inspirational women 8


Josefa Amar y Borbón- Josefa Amar y Borbón (1749–1833, Spagnola) - Essendo figlia del fisico di corte, ha accesso alla biblioteca reale, il che le consentirà di divenire esperta sia di scienze che di lingue e letterature europee. Diviene un personaggio di spicco sia nel campo economico che in quello medico; scrive numerosi saggi, oltre che in ambito scientifico, contro le supertizioni e la discriminazione delle donne, che argomenta essere capaci di occupare molti posti all'epoca esclusivi o quasi per gli uomini. Fervente illuminista, viene definita come "la più erudita spagnola" del periodo.
https://www.mujeresenlahistoria.com/2012/06/la-ilustrada-josefa-amar-y-borbon-1749.html
http://journals.openedition.org/clio/640




Jane Austen- Jane Austen (1775-1817, Inglese) - Educata in casa dal padre, diviene poliglotta e appassionata di letteratura. Così decide di divenire una scrittrice, trattando anche temi molto importanti: attraverso il suo sguardo ironico e profondo, capace di entrare nella mentalità delle persone, Jane critica convenzioni sociali di dubbio gusto, e spesso di indubbio sessismo, come quella che prevedeva che le donne dovessero sposarsi considerando prevalentemente il fattore economico del marito. Lei stessa, d'altra parte, non si sposerà mai.
Anche se inizialmente pubblica anonimamente (poiché alle donne non era consentito pubblicare libri) diviene gradualmente famosa - il Principe Reggente (futuro re Giorgio IV) le chiede di dedicargli un suo libro -, divenendo una delle più famose ed incisive scrittrici inglesi di tutti i tempi.
https://www.biographyonline.net/writers/jane-austen.html





Nadia Elena Comăneci- Nadia Elena Comăneci (1961-, Rumena) - Considerata una delle cento donne più importanti del ventesimo secolo, è la prima atleta ad ottenere un dieci pieno nella ginnastica artistica... in verità ne ottiene ben sette, solo nel 1976, a soli quattordici anni. Diviene un'icona, soprattutto in madrepatria, dove viene sfruttata dal regime di Ceaușescu e obbligata ad intrattenere una relazione con il figlio del dittatore. Fugge quindi negli USA, dove viene accolta come rifugiata politica e trova l'amore e la stabilità come proprietaria di un'accademia di ginnastica artistica. E' anche molto impegnata in ambito sociale.
https://www.theguardian.com/sport/london-2012-olympics-blog/2011/dec/14/50-olympic-moments-nadia-comaneci





Roza Egorovna Šanina- Roza Egorovna Šanina (1924-1945, Prussiana) – Di umili origini, inizia a lavorare già a sei anni ma spera di proseguire i suoi studi. Ostacolata dalla famiglia, scappa di casa e ottiene di diplomarsi, con il massimo dei voti, trovando un nuovo lavoro. Ma la Guerra le porta via dei parenti e degli amici, così decide di mettere da parte questo sogno per entrare nelle forze armate russe, dove subito dimostra molto talento. Prima dei vent'anni riceve così molte onorificenze e medaglie e il titolo di “terrore della Prussia”. Molestata, sola, è sempre e comunque ligia al proprio dovere. Muore per difendere un compagno lo stesso giorno in cui vengono aperti i cancelli di Auschwitz.
https://www.vanillamagazine.it/roza-shanina-l-infallibile-cecchina-sovietica-dal-volto-d-angelo/
https://rozasdiary.com/




Shil Gang Xu
- Shil Gang Xu, conosciuta come Ching Shih (1775-?, Cinese) - Lavora in un bordello quando incontra Zheng Yi, il comandante di una nave pirata che le chiede di sposarlo. Lei accetta alla condizione di essere sua co-comandante. Il patto viene rispettato, e per diversi anni dominano i mari con centinaia di navi finché lui non muore. Così diviene l'unica comandante di quasi 80000 pirati, cui impone dure regole (anche di rispetto nei confronti delle prigioniere), il che fa di lei la più potente pirata mai esistita. Lei e la sua flotta divengono l'incubo dell'imperatore, che non vede alternative: propone loro un'amnistia a patto che si ritirino. Così, bottino ancora in mano, la piratessa torna a vivere sulla terraferma.
http://sapeviche.wonews.it/post/ching-shih-il-pirata-piu-potente-di-sempre-era-una-donna
https://allthatsinteresting.com/ching-shih




Trovate tutte le inspirational women al seguente link: https://seargreyson.blogspot.it/search/label/Inspirational%20women 

martedì 4 settembre 2018

Panico notturno. L'intervista a Claudia

Non sai quante cose si possono nascondere dietro un sorriso.” - Demi Lovato.

Claudia ha 26 anni e frequenta l'università. Semplicemente, sogna di laurearsi. E' una persona aperta e profonda, e così, sebbene sia anche molto introversa e riservata, non esita a raccontarmi – e a raccontarvi – la sua delicata storia, nella speranza di raggiungere qualcuno che possa esserne confortato.

Qual è stato il più grande problema che hai affrontato?
Attualmente il mio problema più urgente erano le crisi di panico notturne che avevo, degenerate in lunghe conversazioni notturne con mia madre, la claustrofobia e vari cambi di terapia farmacologica.
E' iniziato nel maggio del 2017. Mi svegliavo nel cuore della notte con la sensazione di tremare e di stare per avere le convulsioni, avevo caldo e non riuscivo a ragionare lucidamente; questo è successo per tre notti durante le quali mi svegliavo e andavo a chiamare mia madre. Durante il giorno ero spossata e apatica, sfibrata e terrorizzata da ogni minima cosa che sentissi dal mio corpo perciò avevo bisogno di rassicurazione costante.
Non si sa se ci sia una causa fisica [del panico notturno], ma reprimevo inconsciamente tantissime cose di cui mi rendo conto solo ora, traumi psicologici.

Come l'hai affrontato?
A seguito di questo sono andata dal mio medico di famiglia che mi ha prescritto la prima terapia che però mi lasciava troppo stanca e modificava troppo radicalmente il mio carattere oltre a darmi tremori. Poi l'ho interrotta a seguito di un ennesimo attacco di panico, e sono passata a una terapia molto più leggera in gocce con due farmaci combinati, che sto seguendo tuttora e ogni tot di tempo si rivedono i dosaggi.
Le gocce mi han davvero aiutato a ricordare che prima di tutto questo ero stata una persona diversa in tante cose negative, ma anche positive e non ero preda di queste paure e attacchi di ansia e disgusto per il mio corpo, uno dei quali mi aveva portato a tanto così da una crisi isterica sotto ciclo. Mia madre mi ha ribadito che però non dovevo diventare dipendente dalle gocce. Non lo sono, ma le conseguenze sono state tante: mi preoccupo di selezionare dei luoghi in cui vado quelli con più spazi aperti, quelli con più aria fresca e sempre comunque per cose non troppo lunghe.
Va affrontato quotidianamente, i farmaci aiutano ma la parte fondamentale per non esserne dipendenti è il supporto di chi ti sta vicino e la tua testa, la tua volontà di tornare a gestire la tua vita. Con questo non intendo dire che chi è ancora in fase, passatemi il termine, acuta, del problema non ha voglia di guarire, tutt’altro! Ma per avere tutte le possibilità di non essere connessi ai farmaci come ancora di salvezza perenne e saper riconoscere i sintomi fisici di un attacco di panico o di claustrofobia, bisogna sapersi ascoltare e richiede un lavoro lunghissimo che può iniziare a terapia farmacologica inoltrata, quando sei più sereno, quando hai più controllo su tutto il resto, quando entri nella fase del “ma che fine ha fatto la persona che sono, che ero prima? Voglio tornare quella che ero, a non aver paura di niente, cazzo. È ora di ricominciare”.




Ora come stai?
Adesso sto bene, ma non sarò guarita del tutto fino a quando non avrò smesso di prendere definitivamente le gocce, obiettivo per me essenziale. Sto lavorando come una pazza per farmi abbassare di un altro punto il dosaggio dal medico (l'ho abbassato di due punti in dieci mesi) e voglio che scenda ancora. 
Son cresciuta e cambiata tanto. Dopo tanti anni ho imparato ad accettare il mio corpo e volergli bene tanto da prendermene cura. Guidare è stata una cosa che mi son conquistata a fatica, metro per metro quasi letteralmente perché per me era una grossa fonte di stress.

Alcune attività che Claudia trova rilassanti e tranquillizzanti sono guardare video con voci rilassanti su youtube e dar sfogo alla propria creatività attraverso giochi di ruolo e l’uso di Photoshop (trovate qui la sua pagina - facebook - di grafica).





Che consiglio daresti a coloro che devono affrontare il tuo stesso problema?
Parlare, parlare con chi vi sta vicino, non avere paura di chiedere aiuto anche in situazioni pubbliche, affidarsi a un bravo medico che in caso vi possa prescrivere anche giusti farmaci e una terapia psicologica da un professionista del settore! Ma in generale non avere paura di chiedere aiuto per se stessi, di esprimere il proprio malessere quando sovviene e di raccontare ad altri di aver bisogno magari di una attenzione in più, di un istante di pazienza in più.

Ogni giorno è un giorno Claudia, alzati alla mattina e ripetilo:
anche se poi è una giornata di merda, niente può toglierti che sarà tua
e sei tu importante più di tutto.
- la mamma di Claudia.

Spero che la testimonianza di Claudia possa aver aiutato, quantomeno con un po' di conforto, qualche lettore – questo è l'obiettivo di questa serie di interviste. Le trovate tutte a questo link.



sabato 1 settembre 2018

Auto-reading challenge: fase 4

A circa inizio anno mi sono ripromessa di leggere una serie di libri che mi avrebbero potuta stimolare e aiutare anche nella carriera universitaria. Purtroppo, la cosa procede molto a rilento a causa dei mille progetti in cui sono coinvolta (di svago e non): solo quattro sono le letture che mi sono potuta concedere quest'estate (e qui le elenco insieme a "Viva la vida" perché in questi post ho sempre inserito cinque libri).


"¡Viva la vida!", Pino Cacucci. Una storia vera.

Bisogna essere veri artisti per condensare una vita simile (raccolta leggendo, trovando, visitando) in così poche pagine. La scelta di scrivere un copione, inoltre, è poetica e molto ben riuscita. Insomma, l'autore ha colpito nel segno, emozionando oltre che informando. Ha inoltre trattato con rispetto una figura controversa, sia nel descrivere i suoi sentimenti, sia raccontando le sue azioni, calandola nel suo contesto storico-culturale in modo chiaro (nonostante sia così diverso dal nostro). Mi ero informata su Frida Kahlo lo scorso anno, dopo averne assunto le vesti per delle fotografie, ma ho capito che avevo visto soltanto la punta dell'iceberg e che probabilmente non potrò mai capirla del tutto, anche dovessi studiarla per anni: un abisso storico, culturale, personale ci separa. Comunque, certamente una grandissima donna. (Che avrebbe carcajado, mi viene da pensare, nel sapere che vendono collane con sopra raffigurato il suo viso.)



"Ctrl-Z - Saturation" (2/4), Alessandra Alyah Patané. Varie ed eventuali.


Sempre vivo il clima divertente che si alterna alle vicende che si susseguono. I colpi di scena e risvolti di questo secondo libro lo rendono più intrigante rispetto al precedente (che comunque mi ha entusiasmata, come potrete ricordare leggendo qui). In effetti, i personaggi mostrano propri lati che non sospettavo, e la trama s'infittisce, lasciando il lettore sospeso quando si avvicinano le ultime pagine. Spero che escano presto i prossimi, così da poter finalmente sciogliere la vicenda!
Di recente ho, comunque, scaricato anche l'applicazione "Changce": è un'idea carinissima, a mio parere, non solo per rilassarsi con un po' di leggerezza e divertimento, ma anche per tener viva l'attenzione nei confronti della serie e darle maggior profondità, siccome si scoprono retroscena sfiziosi, sebbene non utili ai fini del racconto in sé.




"Due gocce di Provence", Lara Maini. Un libro che mi è stato regalato.

Non mi ha sorpresa ritrovare in questo libro il familiare tono delicato e profondo nel leggere le persone. I personaggi sono infatti, come sempre, a tutto tondo, anche se generalmente molto positivi e tutti infinitamente pazienti (io non ce l'avrei fatta a sopportare le loro situazioni!). Ho apprezzato particolarmente gli approfondimenti che l'autrice ha dovuto studiare in vari ambiti: storico, medico, biologico. Mi ha colpita vedere come si vedesse il cambiare delle cose - in ambito medico e culturale - con il trascorrere degli anni. Peccato per il francese, talvolta errato (ad esempio per gli accenti o qualche frase indirizzata a donne scritta però al maschile). Niente di grave, comunque: l'italiano è sempre buonissimo, insegnandomi talvolta qualcosa. Complessivamente, una buona lettura per distrarsi, perché interessante e scorrevole - io l'ho letta in treno, tutta d'un fiato, senza annoiarmi. Ho trovato però una pecca, che non me l'ha fatto amare come le precedenti opere di questa autrice: a mio parere, è tutto troppo preciso. Il primo flashback mi è risultato molto pesante a causa di tutti i suoi dettagli, e anche successivamente ben poco è stato lasciato all'immaginazione, il che è un peccato, soprattutto laddove esistono possibili colpi di scena... Avrei consigliato di usare di più la tecnica "show don't tell", vedendo quella usata qui perfetta, invece, per un giallo (non a caso i libri precedenti mi erano piaciuti moltissimo!).
Curiosamente, immaginavo un finale diverso, che però, a giudicare ex post, sarebbe stato incongruente con il resto del libro, così pregno d'amore!
Sono curiosa di cimentarmi nelle letture di altre opere di tale autrice... ;)




"La scimmia nuda", Desmond Morris. Un libro di interesse etologico.

Ho letto questo libro durante una delle numerose raccolte dati che sto svolgendo per la mia tesi, che verte proprio sull'etologia umana. Come biologa e aspirante divulgatrice scientifica, non posso che apprezzare enormemente questo libro, esposto in modo chiaro e ordinato (cosa che ho apprezzato particolarmente, data  la vastità di argomenti su cui spazia) e molto scientifico. Mi ha incuriosita, colpita e stupita, ed è proprio quello che dovrebbe fare un libro di divulgazione scientifica! Ed è divenuto rapidamente uno dei miei libri preferiti sebbene, essendo stato scritto oltre cinquant'anni fa, possieda delle pecche (come qualche illazione), raccoglie tantissima conoscenza e sono sicura che aprirebbe le menti di molti, anche solo fissandosi sotto forma di qualche curiosità. Ad esempio, questo libro risponde alle domande: qual è l'età ideale per regalare un animale a un bambino? Perché dovremmo ridurre la natalità? Perché l'uomo è così "nudo"? Consiglio a chi voglia sapere qualcosa della propria, particolarissima specie.




Psychopass | Ispettore Akane Tsukemori | 2/6 --- AA.VV.
Varie ed eventuali.

Il secondo libro della serie mi è piaciuto ancor più del primo, per via dell'approfondimento e dei cambiamenti dei personaggi (soprattutto per quanto riguarda la protagonista, che mi piace moltissimo) e del delinearsi della storia, che mi è parso meno forzato che nel libro precedente. Bellissime le nuove trovate, perfette per un ambiente così futuristico (come i social network così!); inoltre adoro i riferimenti letterari, molto belli e che spaziano nella letteratura mondiale. A livello di trama si mantiene eccellente, ugualmente ben studiato. Sono sinceramente impressionata (per non dire inquietata) dalla quantità di idee macabre, anzi, sublimi nel senso romantico del termine...
Non vedo l'ora di proseguire con la lettura (che ha anche il notevole pregio di essere breve, dal momento che consta di soli sei volumi).



Alle prossime letture (che si spera siano presto)!

P.S.: mi mancano solo sei letture per terminare l'auto-challenge, di cui due sono in corso... way to go :)