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martedì 12 giugno 2018

Fare del bene cercando su Internet: Ecosia

Se vi dicessi che per rinverdire il pianeta basta fare qualche ricerca su Internet? Straordinario ma vero - Ecosia ha consentito così di piantare, ad oggi, circa 30 milioni di alberi.
Ricercando su Google avrete certamente notato che fra i primi risultati compaiono siti di inserzionisti. Se vi cliccate sopra Google guadagna qualche centesimo. Ecosia è un motore di ricerca alternativo (e altrettanto valido nel restituire risultati) che utilizza quasi il 90% del denaro ricavato dalle inserzioni per piantare alberi in Burkina Faso, Madagascar, Perù, Indonesia, Marocco, Brasile, Nicaragua, Etiopia, Tanzania e altri paesi. Da ogni click su pubblicità ricavano infatti 0,5 centesimi, per una media di circa un albero piantato ogni quarantacinque ricerche. Ma anche utilizzarlo con adblocker attivo e senza cliccare sulle pubblicità contribuisce alla causa: più utenti fanno aumentare l'importanza di questo motore di ricerca agli occhi degli inserzionisti, consentendo maggiore affluenza di pubblicità e quindi più denaro - e quindi più alberi.
Piantando un albero combatti il riscaldamento globale, ripristini i paesaggi, proteggi animali selvatici e contribuisci a fornire nutrimento ed impieghi e dunque stabilità sanitaria ed economica all'uomo. 
Troppo bello per essere vero?
Questo motore idi ricerca è stato lanciato nel 2009, e da allora sono stati avanzati diversi dubbi in merito - come si finanziano?, perché queste modalità di guadagno non chiare? Pare inoltre che il suo fondatore avesse precedentemente aperto un progetto simile che aveva avuto un esito piuttosto bislacco, apparentemente per mettere in evidenza attività non proprio "green". Tuttavia Ecosia è stato incluso nelle "B corporation", ovvero è stato certificato dagli Stati Uniti come associazione benefica no-profit. Sono ormai anni che collabora con diverse associazioni anti-deforestazione, come il programma Plant a Billion Trees della Nature Conservancy, il WWF tedesco ecc.
Come stimato da uno studio dell'Università di Harvard, ogni ricerca su Internet immette nell'atmosfera sette grammi di anidride carbonica. Quindi se già solo l'1% degli utenti di Internet usasse Ecosia, le cui ricerche sono certificate avere impatto zero sull'ambiente, si farebbe la differenza.
Che aspettate? E' disponibile anche per cellulare (info.ecosia.org).
Se siete interessati a questi motori di ricerca a scopi benefici ve ne presenterò presto altri: Lilo, Goodsearch ed Everyclick





fonti:
https://blogs.scientificamerican.com/observations/search-the-web-plant-a-treeevery-minute/
https://www.greenme.it/tecno/internet/1632-ecosia-il-primo-motore-di-ricerca-ecologico-tutto-vero
https://ecosia.zendesk.com/hc/en-us/articles/201657341
https://ecosia.zendesk.com/hc/en-us/articles/202323681

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