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domenica 15 ottobre 2017

I 40 libri della iRead challenge 5 (25/40) ☆

21/40 - "Il Vecchio e il Mare" di Ernest Hemingwayun libro con un protagonista anziano.

Sono due i tratti che più mi hanno colpita di questa bellissima storia: le tematiche (forza, determinazione, sconfitta, morte), così ben trattate pur trattandosi di un romanzo breve, e il ritratto che viene fatto della pesca, una vera sfida - di vigore, sveltezza, intelligenza, esperienza, resistenza. Come è la stessa lotta per la sopravvivenza, che lambisce queste pagine così viva nonostante molti di noi l'abbiano dimenticata, e capiti di sottovalutarla e giudicarla. 
Pensavo di trovare, per i toni inesorabili e cupi, un finale diverso; eppure questo autore, che ha vissuto un secolo così tragico e violento, e allo stesso modo ha terminato la sua vita, mi ha sorpresa con tanta dolcezza, nelle sue poetiche ultime lettere d'inchiostro.




22/40 - "Tequila a Colazione", Erica Orloffun romanzo rosa o chick lit.

Sono rimasta sorpresa da questo libro, trovandolo un po' insolito: per il suo avvicendarsi e il suo finale, non scontati, l'ironia pungente e divertente e la delicatezza con cui molti aspetti vengono trattati. Mi sono piaciuti molto tutti i personaggi, anch'essi non scontati e ben caratterizzati, divertenti e profondi; e il modo di scrivere dell'autrice, diretto e disincantato ma comunque pieno di speranza. Una lettura coinvolgente, non troppo leggera ma buona per distrarsi. Sicuramente ottimo nel suo genere.





23/40 - "La Danza del Girifalco", Silvano Nuvoloneun libro con un animale in copertina.

Romanzo storico molto interessante, sia per la trama che per l'accuratezza in ciò che viene descritto, dalle persone che lo costellano, ai luoghi, al modo di guadagnarsi la fiducia dei falchi (ed è stato divertente vedere l'autore che svolgeva la stessa attività della protagonista, conferendo maggior credibilità alle sue parole!). Sono rimasta piacevolmente colpita anche dai ruoli dei personaggi, che non cadono nei soliti cliché. Mi è dispiaciuto, invece, per tutte le volte in cui andava a capo, che spezzavano il racconto, e gli errori che si è lasciato dietro il correttore di bozze (o editor che fosse). Un aspetto della storia che mi ha lasciato perplessa è quello della relazione quasi magica che è in grado di instaurare il personaggio con le sue creature. Comunque è stata una lettura piacevole e anche interessante.





24/40 - "Il Fu Mattia Pascal", Luigi Pirandello: un libro ambientato in Italia.

Pirandello non ha mai smesso di esercitare su di me un certo fascino per la sua straordinaria, e veritiera, prospettiva del mondo. Leggere il suo romanzo è stato altrettanto stimolante: la ricchezza di riflessioni che lo contraddistingue e la mirata maestria del suo racconto sono ammirevoli, e la sottile ironia che si cela dietro molti aspetti è fantastica, soprattutto considerando la tragicità del pensiero di fondo. Penso che un libro sia veramente degno di essere letto soltanto quando l'autore riflette su ogni singolo particolare, e questo è certamente il caso. E fa riflettere sicuramente anche il lettore, sull'idea di identità, la legittimità dei sentimenti, il tormento della coscienza, il significato dell'esistenza. Per non parlare delle fisime meramente personali. 
Forse mi è piaciuto anche più di "Uno, Nessuno e Centomila" (anche se ho trovato la prima parte un po' noiosa, soprattutto rispetto alla seconda). Quel che è certo è che non condivido il parere della maggioranza dei critici dell'epoca, sulla mancanza di realismo dell'opera - che, oltretutto, mi parrebbe essere irrilevante: un'opera deve emozionare e/o insegnare, e non necessariamente essere realistica.




25/40 - "Per dieci minuti", Chiara Gamberaleun libro ambientato nel periodo natalizio.

Un libro molto egocentrico: continuamente bussano i ricordi, i fantasmi, le paure della protagonista, i rimproveri che rivolge a se stessa, le sue sensazioni. Ma è un libro sui noi stessi in generale: su come ci racchiudiamo in una comfort zone, felici in trappola, e non ci accorgiamo di tutte le cose belle che ci perdiamo restando in quei pochi centimetri quadrati. E di come a volte quella stessa prigione dorata si trasforma nella nostra sofferenza, quando siamo noi ad avere la chiave e potremmo semplicemente uscire ed affrontare il mondo, e così le nostre paure. Scoprendo che non è poi così terribile cambiare. 
E' pregno di sentimenti, persone, eventi e minuscoli dettagli, molto autentici, e di insegnamenti su quello che è davvero da cercare nella vita, regalandocene anche soltanto dieci minuti al giorno. Ho apprezzato bene questo romanzo, che sicuramente rileggerò per poter imparare qualcosa che mi sarà sfuggito in questa prima lettura. 


(Potete vedere tutti i libri che ho letto per la iRead challenge cliccando sul presente link.)

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