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domenica 21 luglio 2019

Libri che desidero assolutamente leggere e non possiedo

Quando la gente non sa cosa regalarti, cosa puoi fare di meglio se non stilare una lista di cose che desidereresti avere, sperando che capiti sotto gli occhi di qualcuno abbastanza pronto da approfittarne? Ecco quindi la lista dei libri che non possiedo e che vorrei assolutamente avere!

  • Saggi.
"Una stanza piena di gente", di Daniel Keyes, è il libro che parla del primo caso statunitense di non colpevolezza per infermità mentale. È quindi una storia vera ma anche un interessante trattato di psicologia, per cui ho grandi aspettative.
"L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" è forse uno dei più famosi libri di psicologia. Infatti il suo autore, Oliver Sacks, è uno psichiatra che descrive alcuni dei più curiosi casi clinici con cui ha avuto a che vedere, il che è naturalmente molto interessante, inoltre il titolo rimane molto impresso. Vorrei leggere questo libro anche perché consigliatomi da un amico.
"The Feynman lectures on physics" è probabilmente uno dei più bei libri sulla fisica mai scritti. Come posso dirlo? Ho indagato un po' sul suo autore, Richard P. Feynman, e le sue frasi mi hanno conquistata. In particolare una, che dovrebbe dimostrare la facilità di comprensione del suo libro (e dunque delle sue lezioni): "If you can't explain something to a first year student, then you haven't really understood".
Altro libro sulla fisica, e in particolare sulla astrofisica, che potrebbe essere molto bello, è secondo me "Astrophysics for people in a hurry" di Neil deGrasse Tyson, altro famosissimo scienziato. E a proposito di astrofisica, "Astrobufale" è un libro di divulgazione scientifica (che quindi non posso perdermi) del bravissimo Luca Perri, vincitore della gara nazionale di FameLab 2015.
"Il racconto dell'antenato. La grande storia dell'evoluzione" ("The Ancestor's Tale: a pilgrimage to the dawn of evolution") di Richard Dawkins, "Armi, acciaio e malattie: breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni" di Jared Diamond, e "Sapiens: una breve storia dell'umanità" con il suo "seguito", "Homo deus: breve storia del futuro", di Yuval Noah Harari sono altre quattro opere di divulgazione scientifica che mi ispirano molto, nonostante abbia già trattato la materia antropologica in due corsi universitari.
"Il cigno nero: come l'improbabile governa la nostra vita" di Nassim Nicholas Taleb deve essere un libro stupendamente interessante e muoio dalla voglia di leggerlo.
A proposito di animali, uno dei libri che vorrei molto leggere è "Biological exuberance: animal homosexuality and natural diversity" (di Bruce Bagemihl), che costituisce una pietra miliare dell'argomento, che trovo molto interessante.

  • Distopie/fantascienza
"Saggio sulla lucidità", di José Saramago, è il seguito del bellissimo "Cecità" che ho letto all'inizio di quest'anno. E anche un'altra distopia da me letta recentemente ha un seguito che mi fa molta gola: il secondo, fresco di stampa, si tratta di "I testamenti", di Margaret Atwood.
"La svastica sul sole" di Philip K. Dick. Non so perché ma ogni volta che vedo questo autore sugli scaffali non trovo mai questa sua opera. Potrei effettivamente comprare qualcos'altro di suo, perché comunque ho l'impressione che mi piacerebbe molto, ma questo è il suo titolo che mi ispira di più. Un altro suo romanzo che mi interesserebbe moltissimo leggere è "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?".
"Dune" di Frank Herbert è, come il precedente, uno dei libri che ho scoperto di desiderare leggendo una lista dei cento libri assolutamente da leggere prima di morire.
"2001: Odissea nello spazio" di Arthur C. Clarke non può mancare nel mio elenco di potenziali letture. Perché? Innanzitutto perché è un libro fantascientifico, il che lo rende un potente mezzo di divulgazione scientifica. Poi perché ha moltissimi temi interessanti. E, naturalmente, perché il film non ha fatto che incuriosirmi sulla storia originale.


  • Romanzi vari

"13 modi di vedere una ragazza grassa", di Mona Awad, lo immagino come un libro originale che promuove la "body positivity". Spero che leggerlo, il giorno in cui lo avrò fra le mani, non mi faccia cambiare idea. (Ringrazio Goodreads - link al mio profilo - per avermi fatto scoprire questo libro!)
"Elianto" di Stefano Benni è un'altra opera che mi è stata consigliata dall'amico di cui sopra, e dato che mi piace moltissimo questo autore l'aggiungo estremamente volentieri a questa lista di libri da possedere assolutamente.
"Vita con Lloyd: i miei giorni insieme a un maggiordomo immaginario" di Simone Tempia. Questo libro particolare mi ispira perché conosco la pagina Facebook che ha portato questo autore alla ribalta e ho sempre trovato i suoi pensieri molto saggi e profondi, quindi credo che meriti di essere letto e di essere distinto da altri scrittori con stesse origini ma meno di spessore.





venerdì 19 luglio 2019

You are the main victim of your own cheating

You intimately want to believe so many things, and you'll work so hard to hide every proof of your being wrong. Cognitive biases are part of the human nature, as they are part of every animal's nature. Which means that rationality is just a utopia, and we're all trapped in our own beliefs as if they could set us free and make us feel better. Because sometimes cages are a comfort zone. And it's crazy - we're all crazy, all extraordinarily normal. If we really want to know ourselves - for what we're allowed to - we should embrace science, with its (her) own imperfections. And then we'll see the world in such a new perspective we'll be surprised to find out who we are and what we really can do and think. Change is never easy, but it's usually worth it.

giovedì 18 luglio 2019

martedì 16 luglio 2019

Quel che credo sull'amore

Non credo esista amore nell'indifferenza. Non bisogna leggere nella mente per capire i sentimenti altrui, ma avvicinarsi a una persona per comprenderli e ascoltare davvero e provare a consolare o a far capire che si è presenti, questo è amore.
Non esiste amore crudele: l'amore non è possessione, ossessione, violenza o controllo. L'amore, laddove esiste, lascia libertà anche quando si ha paura di perdere la persona, perché anche se vorremmo che la sua felicità fosse con noi sarebbe meglio la sua felicità con qualcun altro che la sua infelicità al nostro fianco, e dovremmo essere disposti a sacrificarci per questo.
L'amore è profondo, e non si limita ad approfittare delle doti e a lodare, ma a sopportare ogni tanto i difetti che non ci vanno giù. Amore non significa amare ogni singolo aspetto di una persona, ma conoscerne i limiti e saperglieli far superare se ne avesse bisogno, saperli arginare se non riuscisse, farla migliorare per il suo bene. E amare è anche migliorare noi stessi per consentire che questa persona sia più a suo agio con noi - non necessariamente in base a quello che ci chiede, ma semplicemente in base a quello che vediamo essere un problema, sperando di capire le radici del problema per poterlo davvero affrontare.
Amare è saper essere da soli insieme. Non è necessario fare tutto insieme, ma bisogna essere due entità distinte che riescono ad accompagnarsi quando necessario, o per piacere. Amare è saper lasciare all'altro il suo spazio, perché si sfoghi, sia se stesso, si diverta, e sia sereno anche indipendentemente da noi.
Non so se possa nascere amore nelle difficoltà del singolo. Troppo spesso l'amore viene presentato e visto come un balsamo per le ferite, come la cura a ogni problema dell'individuo. Troppo spesso il nostro ruolo in tutto questo viene sottostimato, rendendoci da una parte convinti di non poter guarire da soli, da un'altra parte aguzzini del nostro amante. Perché i nostri problemi irrisolti si rifletteranno sul compagno, o sul familiare, talvolta sull'amico, rovinando noi, loro e i rapporti che ci legano.
E credo che non tutti sappiano amare. Forse provano questo sentimento, ma è innanzitutto un insieme di azioni, non solo di intenzioni; è soprattutto un miscuglio di piccoli e grandi gesti e un impegno costante e talvolta estenuante che alcuni non hanno neanche idea di cosa significhi. Perché sbagliare è ovviamente normale e giusto; i veri problemi sono il non riconoscere i propri limiti e il non volersi migliorare.
Se tu che leggi ti rivedi in queste parole, prova ad applicarle. L'amore è un sentimento prezioso, che ci regala momenti meravigliosi e ci porta ad avere rapporti bellissimi con persone stupende.

"Tutti dicono che l'amore fa male, ma non è vero. La solitudine fa male. Il rifiuto fa male. Perdere qualcuno fa male. Tutti confondono queste cose con l'amore, ma in realtà l'amore è l'unica cosa che copre tutto il dolore e ci fa sentire ancora meravigliosi".
~ Oscar Wilde




domenica 7 luglio 2019

Letture di giugno!

Cari lettori,
a giugno sono riuscita a terminare molti pochi libri a causa dei miei nunerosi impegni. Per lo stesso motivo, al momento ho disattivato il mio account Facebook: davvero non posso permettermi di sprecare tempo prezioso, almeno questa volta. Almeno stavolta ce la devo fare. (A fare cosa? Se riuscirò a realizzare il mio progetto, lo scoprirete!) Comunque eccovi i miei pensieri, come al solito, sui libri che ho letto!





"Harry Potter and the Philosopher's Stone", J. K. Rowling

Leggere questo libro in inglese è ancora più bello che nella mia lingua madre, per quanto l'ami e per quanto sia ottima la traduzione. Traspaiono infatti più umorismo, più "british", più carattere in lingua originale - e si assaporano i suoni. Inoltre dà una sensazione diversa anche perché è esattamente così che il libro è stato pensato, scritto e letto decine di volte nella mente dell'autore.
L'ho riletto una decina di volte nella vita, eppure ogni volta vedo qualcosa di nuovo, complice il fatto che io cresco (e probabilmente anche le discussioni in merito cui ho partecipato/assistito). Ho infatti potuto vedere come sarebbe stata una storia perfettamente autoconclusiva: si spiegava bene, immergeva in un mondo ben costruito, a dovere riscattava i buoni (soprattutto i bistrattati Harry, Ron, Neville e Hermione) e puniva i cattivi (Dudley, Draco, Voldemort, Quirrell), passava una serie di morali importanti. Una fiaba bellissima che si mescola magistralmente a un altrettanto bellissimo giallo. È evidente che la Rowling sappia scrivere straordinariamente.
Ho riscontrato anche qualche errorino, e il fatto che l'indovinello finale non sia risolvibile perché mancano degli elementi mi ha fatto ugualmente storcere il naso; ma non importa, perché nulla viene tolto alla magia di questa storia, fatta di misteri, personaggi veri - perché grigi -, humour e tanto amore.
Apprezzatissimo regalo che sfoggia la mia Casa. ❤




"Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico", Luis Sepúlveda

Come per la mia precedente lettura di Sepúlveda, ho riscontrato anche qui uno stile semplice ed elegante, appropriato a una dolce favola che vuol trasmettere valori tanto belli. È una lettura veloce, tenera, carina, che davvero trasmette molto sull'amicizia, facendo pensare (il che significa sempre molto) perché c'è molto di reale. Anche la trama mi è piaciuta molto, sebbene meno vivida dell'altra, perché con colpi di scena interessanti. Ancor più si fa apprezzare per quella breve dedica all'inizio, che spiega da cosa sia nata la storia.



"Terroni", Pino Aprile

Esecuzioni senza processo, campi di concentramento, razzie, distruzione di cittadine. Alcuni mestieri vietati, altri retribuiti la metà che ai "polentoni". Legge Pica. Di tutto questo fu vittima il Sud Italia prima della sua Unità. Come vennero giustificate queste azioni? Dicendo: "Loro sono briganti, sono stupidi, sono sporchi". E molto altro. Tutto questo, e meccanismi psicologici, sociali e politici che stanno dietro alla divisione Nord-Sud che ancora vede spaccata l'Italia, sono descritti in questo libro. Crudamente, fatti e statistiche sono esposti in una sfilza di capitoli dal nome evocativo, condite con interviste a personaggi competenti e riflessioni spesso molto profonde.
L'avrei apprezzato al massimo se non fosse stato per alcuni punti. Innanzitutto, il capitolo iniziale è variegato per stili in un modo tale da farmi pensare a un mancato editing. Anticipa già quasi tutto, così che molti argomenti risultano ripetuti più volte (ma questo anche in altri capitoli). Apprezzo moltissimo la ricerca che l'autore ha dedicato all'argomento, come si vede dalle numerose fonti che cita, ma avrei preferito che entrasse meno del dettaglio su certi eventi, che invece ha descritto minuziosamente. Inoltre non mi è piaciuto il tono sarcastico, molto critico e retorico che ha tenuto sin da subito: avrei preferito che avesse dapprima esposto i fatti e solo dopo avesse iniziato a commentarli.
In ogni caso, è una lettura significativa, in particolare il capitolo "i patriarchi" e il penultimo, "educazione alla minorità".