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giovedì 14 gennaio 2021

Canzoni per una vita nuova

Ultimamente ho scoperto molte canzoni nuove e riscoperto alcune che ascoltavo anni fa. E sono diventate le colonne sonore di questo periodo.

Una canzone amara: Natural - Imagine Dragons
Una canzone che sa di sogni: Memoria Breve - Ministri
Una canzone che sa di spensieratezza: Everything Sucks (When You're Not Around) - Simple Plan
Una canzone che sa di dolcezza: All The Small Things - Blink 182
Una musica che sa di energia: Sing, Sing, Sing - Benny Goodman
Una canzone che fa ballare: Cheerleader - Pentatonix cover
Una canzone che sa di felicità: Send Me On My Way - Rusted Root
Una canzone che sa di rivincita: Believer - Imagine Dragons
Una canzone che sa di forza: Muhammad Ali - Marco Mengoni


martedì 29 ottobre 2019

Giocando al recasting: Piccole Donne

Non sono molto soddisfatta del cast scelto per il nuovo film di Piccole Donne (che sarà nelle sale questo Natale). Ho così deciso di provare a pensare al cast che avrei scelto io se avessi avuto l'occasione di mettere in scena quest'opera, storicamente importante e famosa nonché uno dei miei libri preferiti.


Amy: Amanda Seyfried
La più piccola delle sorelle March, non è seconda a nessuno in quanto a vanità. D'altronde, pur essendo appena adolescente, è dotata di bellezza (soprattutto nei boccoli biondi), grazia, eleganza e di innegabile talento per l'arte. Il volto di Amanda Seyfried (che d'altronde ha lo stesso nome!) mi è sembrato adatto per darle vita.




Beth: Emma Watson
Beth March è principalmente nota per la sua dolcezza, gentilezza e bontà. Un animo delicato che si affianca a una salute cagionevole e un fisico esile. Una parte che secondo me sarebbe egregiamente interpretata da Emma Watson, con il suo viso dolce che la rende, con il giusto trucco, una plausibilissima ragazzina. Il personaggio originale ha i capelli biondi, ma questo potrebbe tranquillamente essere compensato schiarendo i capelli dell'attrice.




Jo: Anna Kendrick
Perno della storia, Jo si distingue per il suo comportamento fuori dagli schemi, da maschiaccio, pratico e spesso poco opportuno, anche per sbadataggine. Una tipa dura ma dal cuore tenero, che si differenzia dalle altre anche per il volto non grazioso. Un ruolo che, secondo me, potrebbe essere ricoperto da Anna Kendrick, che sia nelle parti ironiche sia in quelle drammatiche riesce molto bene e potrebbe passare tranquillamente per una sedicenne. Senza contare che entrambe hanno i capelli scuri.




Meg: Rachel Brosnahan


La più grande delle sorelle, come rispecchia anche il suo carattere maturo di "mamma in seconda", responsabile e dolce. Ma nonostante viva con i piedi per terra, sogna anche una vita più agiata ed è anche molto romantica. Un viso d'altri tempi come quello di Rachel Brosnahan quella lì  mio parere dare forza a questo personaggio.





Mrs March: Robin Wright
Un altro volto d'epoca, che potrebbe plausibilmente somigliare a quello delle attrici di cui sopra, è quello di Robin Wright, che d'altronde interpreterebbe egregiamente una donna forte, paziente, segnata dalle disgrazie quale Margaret March madre.




Laurie: Eddie Redmayne
Eddie Redmayne ha già mostrato di poter interpretare di tutto. Così credo che sarebbe bravissimo nel dare voce a Laurie, ragazzo elegante, dignitoso, tenero, simpatico e impulsivo. Laurie dovrebbe forse avere i capelli e gli occhi marrone scuro, ma accoglierei questa eccezione data la bravura dell'attore inglese.




John: Orlando Bloom
John Brooke è un uomo colto, onesto, caparbio e tenero con un ruolo importante in tutta la storia, anche se apparentemente marginale. Orlando Bloom, secondo me, sarebbe perfetto per interpretarlo, condividendone i capelli scuri e il sorriso buono e intelligente.




Friedrich Bhaer: Michael Fassbender
Il Professor Bhaer è un uomo povero e umile dall'animo buono. È già molto grande quando fa la conoscenza di Jo, nonostante la sua grande vitalità: la barba ingrigita e le rughe lo evidenziano. Michael Fassbender, con le sue origini tedesche, non faticherebbe a imitarne l'accento e ovviamente a dargli grande fascino, anche se ovviamente sarebbe necessario trucco e parrucco.




Zia March: Meryl Streep
Chi meglio del Diavolo che veste Prada potrebbe interpretare la zia autoritaria, rigida e ricca? Credo non ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni! (Questa è l'unica scelta del cast originale del Piccole Donne 2019 con cui sono d'accordo al 100%!)




Nonno Laurence: Kevin Kostner
Burbero, duro e testardo, il nonno di Laurie è un personaggio con un'evoluzione molto bella (e molto importante ai fini della storia, per via dei suoi temi) che vedrei molto bene in un Kevin Kostner dalla barba folta e bianca (un po' come in foto).







Sei d'accordo con quanto ho proposto? Prova a stilare tu un cast per questo film! E se ti va prova a propormi altri film (o libri da cui potrebbero essere tratti film!) di cui potrei fare il (re)casting!


sabato 1 giugno 2019

Progetti in corso

Come al solito sfrutto il blog per un piccolo brainstorming su quanto sto facendo e ho da fare!

> Grafiche
- Ho settimanalmente pubblicato, fino a poco fa (ma riprenderò), delle manipolazioni di fotografie che risultano in immagini surrealiste piuttosto eterogenee. La serie si chiama "Imagine" e potete trovarla su in un album sulla mia pagina facebook (e presto anche sul mio profilo Instagram).

> Wattpad
- Attualmente sono giudice di due concorsi (sul profilo @Heroon_S): uno di aforismi (Quotes Battles) e uno di capitoli (Chapters' Battles). (Se voleste partecipare, c'è sempre posto! :))
- Sono inoltre parte del team di BooKode, che si occupa di dar vita ai personaggi dei libri (su commissione), leggendo!
- Ultimamente mi sono anche impelagata in questa idea assurda: Regalare copertine a caso!
- Sto preparando un altro paio di progetti, che però inizierò in modo coerente quando avrò terminato gli studi.

> Blog
- Ancora in corso, ma senza nessuna precisione (com'è evidente), la serie delle Inspirational women.
- Articoli scientifici random.

> Foto varie
- Su Instagram prevedo di terminare finalmente la serie "Oggi mi sento..." per fare spazio a Imagine.
- Sono ancora contributor di Unsplash (qui il mio profilo) e Pexels (qui il mio profilo)!

> Challenge
- Mi mancano circa trenta libri per terminare la mia challenge su Goodreads;
- ... venti per terminare l'iRead challenge 2019 (facebook);
- ... cinque per quella di Gaia e Sassy (Blogspot);
- ... tre per la mia (Fahrenheit challenge, di cui parlo qui)!

E, con l'università a farmi compagnia, insieme a tutto questo, penso proprio che non mi annoierò!



lunedì 14 gennaio 2019

Appartenere a categorie

Non tutti ci tengono ad appartenere a una categoria. Certo, la corrente tende a trascinarti verso una direzione, ma se trovi l’appiglio giusto è fatta.
Io l’ho trovato.


Ho scritto queste parole almeno dieci anni fa, ma oggi non ho idea a quale appiglio mi riferissi: la scrittura?, l'isolamento?, i miei ideali?
Sicuramente ancora non ci tengo a rientrare in una categoria, ma è anche vero che non potrei neanche riuscirci, a causa dell'identità frammentaria che possiedo: non sono una rocker, perché non suono; non sono una scrittrice, perché scrivo molto saltuariamente; non sono una blogger, perché parlo di argomenti a caso in modo casuale; non sono una nerd, perché non gioco ai videogiochi né ai giochi di ruolo e non faccio tante altre cose da "tipico nerd"; non sono una grafica né una fotografa perché non ho seguito corsi in merito... D'altronde come si può incasellare un essere umano? Come non si può incasellare qualsiasi altro essere vivente, come ci dimostra ogni giorno la natura, perché si dovrebbe poter etichettare un individuo?



La foto che vedete l'ho creata io, unendo due immagini CC0.

lunedì 7 gennaio 2019

Il curioso caso delle pagine mancanti

Conoscendo la mia passione per i ricci, mia madre mi ha regalato per Natale il libro "25 grammi di felicità" (La Stampa), che reca in copertina proprio questo meraviglioso animaletto... però, non appena l'ho aperto, un mistero mi si è presentato dinnanzi: il libro iniziava a pagina 7, senza alcun segno di tagli, strappi e quant'altro. La voglia di iniziarlo c'è, ma come posso fare data la svista di stampa?



lunedì 22 ottobre 2018

Challenge che s'incontrano

Mi ero ripromessa di non partecipare alla iRead challenge 2018. Tuttavia, sbirciandone l'elenco, ho notato che diversi titoli che ho già letto potrebbero collocarvisi, forse dandomi addirittura la possibilità di arrivare fino a venti e poter essere sorteggiata per vincere un libro!
Dunque, vediamo come posso abbinarli...

1. dettaglio rosso in copertina: "Il cavaliere inesistente" ha un riquadro rosso intorno all'illustrazione, dovrebbe andar bene.
4. Graphic novel: l'anno scorso ho utilizzato "Ctrl-Z 1", quest'anno potrei sfruttare "Ctrl-Z 2"!
9. Libro pubblicato dal 2000 in poi: sicuramente uno che ho già letto ricade in questa categoria. (Devo anche vedere le regole della challenge per capire se mettere qui il libro di cui al punto 26 e lì un altro.)
14. Libro che avresti voluto leggere nel 2017: come io stessa mi ero prefissa di fare, ecco che posso spuntare questa categoria - con "L'Apprendista Assassino".
15. Autore cinese/giapponese: "Kitchen".
16. Seguito di un libro: "L'Assassino di Corte".
17. Libro con un testo a fronte: "La Scimmia Nuda".
22. Libro da cui è stata tratta una serie tv: "Il Racconto dell'Ancella" (devo ancora pubblicarne la "recensione").
24. Libro che regaleresti a una persona che non sopporti: "Mucchepazze"!
26. Libro con un lieto fine: assegnare una lettura a questa categoria è piuttosto spoiler, comunque mi pare possa andare "Frammenti di felicità".
34. Un libro che parla di arte: la breve biografia di Frida, "Viva la vida!", ne descrive anche le opere.
37. Libro pubblicato da una piccola/media casa editrice: "Due gocce di Provence".
38. Un thriller: "Una ragazza bugiarda" (c'è scritto pure sulla copertina xD).

Per ora sono queste le associazioni che mi vengono in mente... magari più avanti aggiornerò la lista, e se raggiungerò i venti le posterò nell'apposito gruppo per poter partecipare (Facebook)! <3


venerdì 28 settembre 2018

La lotta con Carritalia



Sorgeva l’alba di un nuovo giorno su Varaggio. Dalle finestre, la fredda luce penetrava nella locanda, svegliando i due giovini che dovevano partire all’avventura. Erano esausti, soprattutto lei, che presentava dal giorno precedente i sintomi di una brutta influenza.
Approntati i propri bagagli, avendo mangiato un pochino di pane e bevuto un infuso medicinale, si diressero a piedi verso la stazione dei carri. Purtroppo, una brutta sopresa li attendeva: il loro carro era in ritardo di dieci minuti. Questo avrebbe comportato la perdita della coincidenza con le cavalcature che da Pisaus li avrebbe condotti alla loro vera destinazione. Ma i nostri eroi non si persero d’animo, ed attesero la cavalcatura successiva dopo aver acquistato un capo d’abbigliamento più pesante, più consono per affrontare l’improvviso gelido vento. Si accomodarono poi in una piccola oasi della cittadina, dove poterono perlomeno affondare i denti in un pasto più soddisfacente.
Furono i primi a salire sulla cavalcatura, ma di stazione in stazione le persone aumentarono. Il sole saliva alto. Il cavaliere maschio s’addormentò mentre la femmina, nonostante la malattia, seguiva con gli occhi il percorso sulla mappa e sul paesaggio molto suggestivo. Si teneva pronta per la battaglia.
Una volta giunti a destinazione seguirono il sentiero, apparentemente infinito, fino ad una vista straordinaria: un enorme palazzo circondato da alberi nel mezzo del nulla.
Ma non era la loro destinazione.
Lì accanto, un altro palazzo, nascosto, li attendeva. E anche la loro missione.
Molto s’impegnarono nel realizzarla, affrontando nemici su nemici; ma quel che ancora non sapevano è che la loro vera sfida si sarebbe presentata dopo di essa. La più grande sfida della loro vita: la lotta con Carritalia.
Il loro programma prevedeva infatti che avrebbero preso un carro da Pisaus fino a Spezialus Centris, dove un altro li avrebbe condotti fino a Genua Brignus e infine da qui sarebbero partiti, con un terzo carro, alla volta di Taurinus, la loro destinazione finale. Ma il destino - o meglio, Carritalia - aveva un piano diverso per loro.
Tornati alla stazione di Pisaus, infatti, i nostri eroi scoprirono che il loro carro era stato cancellato, per cui dovettero attendere mezz’ora più del previsto. Solo quaranta minuti li separavano dal successivo, ma anche questo sarebbe stato in ritardo, facendo perdere loro la coincidenza.
Arrivarono a Spezialus correndo per poter prendere il primo carro disponibile per Genua Brignus. Vi salirono, ma i minuti passavano senza che partisse: sarebbe arrivato anche questo troppo in ritardo perché potessero prendere la coincidenza. E di treni che giungessero a destinazione non ce n’erano più.
Stringendo i denti, i due decisero di provare a cambiare direzione: il carro per Milaneus Centris sarebbe stato più comodo per poter raggiungere Taurinus o Chivas, o quantomeno più semplice da raggiungere a cavallo da chi sarebbe venuto a prenderli. Ma trattandosi di un carro di diverso tipo il prezzo sarebbe stato certamente differente, così chiesero ad una controllatrice. Questa li informò che presso la biglietteria avrebbero cambiato loro il biglietto, ovviamente se avessero pagato la differenza. Siccome all’arrivo del mezzo per Milaneus mancavano circa dieci minuti, il cavaliere maschio corse alla biglietteria, dove però c’era una fila così. Chiese dunque al punto informazioni, dove gli spiegarono che invece nessuno avrebbe potuto cambiargli alcunché. Tirando giù tutti i santi dal Paradiso, il cavaliere tornò dalla sua compagna, circondata da bagagli, informandola. Nel sentirli, un pendolare del suddetto carro consigliò loro di prenderla con filosofia, perché tanto nulla avrebbero potuto ottenere dallo splendido sistema di trasporto italiano. E un suo amico li informò del fatto che un carro per Taurinus sarebbe partito da Genua Princes alle ore 22:30, fermata del Milaneus Centris. Quindi si misero l’animo in pace e, nel salire su quest’ultimo, comunicarono la vicenda al primo controllore che trovarono... il quale concesse loro di restare sul treno al modico prezzo di 13,50 dazi a capoccia.
“Ma almeno questo non ritarderà, vero?” domandò, irritato, il prode cavaliere.
“Certo che no” rispose, fiero, il ricco controllore.
Alla successiva fermata la voce del carro annunciò: “Siamo in arrivo alla stazione di XYZ con un ritardo di dodici minuti”. Irripetibili furono i commenti del giovane viaggiatore.
I due eroi si domandarono a lungo cosa possedesse di speciale questo carro per costare tanto di più, comunque si avvicinavano senza intoppi a Genua Princes e quindi si rilassarono.
Naturalmente, all’orario in cui sarebbero dovuti scendere si trovavano ancora nella stazione precedente. Poco male: avevano ancora quindici minuti prima che l’ultimo carro del loro viaggio partisse. Peccato che la porta del Milaneus, proprio in quel momento, decise d’incantarsi...
Arrivarono al pelo, e corsero fino al tabellone come due forsennati. Per scoprire che in realtà l’ultimo carro si sarebbe dovuto trovare sullo stesso tragitto di quello da cui erano appena scesi. Insomma, era in ritardo pure quello.
Giunsero a destinazione a dir poco esausti.


Tratto da una storia (purtroppo) vera.


 

venerdì 24 agosto 2018

Vorrei tanto scrivere...

Ho tanta di quella voglia di scrivere... oltre trenta storie da me ideate aspettano, sopite. Sono romanzi, favole, storielle da ridere, sceneggiature per film e teatro.
Ma non posso impegnarmi in tal senso: per l'università, le persone, i luoghi. Potrei permettermi, forse, giusto qualche storia breve, ma nulla più. (Considerando anche il livello di pignoleria stilistico, che prende tantissimo tempo, cui sono arrivata in questi anni!)



lunedì 16 luglio 2018

Leggendo i commenti su facebook

Quando sono sui social amo leggere i commenti sotto i post. Innanzitutto chiariscono qualcosa sui commenti precedenti - possono capitare delle uscite infelici, e avere una visione globale della conversazione non guasta, soprattutto se vi si desidera inserirsi. Poi spesso chiariscono molte cose sui post, con approfondimenti, chiarimenti o addirittura constatazioni di errori, con argomentazioni interessanti o addirittura link a fonti o dati estremamente utili. Possono inoltre presentare un piccolo spaccato della realtà, sebbene non rappresentino campioni statisticamente significativi: mi aiutano a farmi un'idea di "quello che pensa la gente", povero o ricco di contenuti che sia. Su questioni meno di fatti e più di opinioni, è stato ancor più illuminante quando mi trovavo almeno in parte in contrasto piuttosto che concorde. Insomma, leggere i commenti è quasi sempre più stimolante che limitarsi a leggere i post al di sotto dei quali si trovano. (In genere è anche più divertente!)




lunedì 2 luglio 2018

Io, da grande

Nella mia vita ho pensato di diventare maestra, poi professoressa, poi basta.
Ho pensato di diventare avvocato, e anche se ho presto abbandonato l'idea, e non ho fatto Giurisprudenza, ho sempre difeso chi credevo lo meritasse.
Ho pensato di diventare scrittrice, perché mi piaceva far ridere le persone e ci riuscivo. Ma non di gialli, perché non ne sarei mai stata capace – ma la gente non mi ha ascoltato, e addirittura hanno girato un cortometraggio su una mia sceneggiatura thriller. Ho soltanto letto qualche libro, mai seguito corsi di scrittura.
Ho pensato di raccontare storie, in parole o in musica. Qualche video di racconto l'ho pubblicato; quanto alle canzoni, un paio ne ho registrate, mentre molte ho pensato di scriverle, perché non posso esserne in grado. Non ho seguito né corsi di canto, né di composizione.
Ho pensato di scrivere qualche poesia, perché è musica senza musica, ma magari ci fossi riuscita.
Ho pensato, solo per gioco, di scrivere delle lettere, delle frasi, ghirigori, con inchiostri colorati. Ma sono ancora lì che mi aspettano.
Ho pensato, solo per gioco, di farmi qualche vestito. Ne ho ritagliato qualcuno, mentre i progettini veri sono ancora in attesa...
Ho pensato di imparare ad ascoltare e consigliare la gente, ma non mi sta bene non essere ascoltata a mia volta. E poi non ho fatto Psicologia. Ho scattato molte fotografie: per il gusto di vedere il risultato. Ancora lo faccio, qualcuna la condivido illudendomi che possano piacere a qualcun altro all'infuori di me. D'altronde non ho seguito corsi di fotografia, ho soltanto guardato il mondo, guardato foto, amato il mondo, amato foto.
Ho pensato di fare qualche video divertente, qualche video parodia, qualche video che mettesse insieme video, qualche video commovente e che insegnasse qualcosa. Così.
Ho pensato persino di fare la regista, ma ancora ci devo provare. Sicuramente sarà follia – dopotutto non ho seguito alcun corso di regia, soltanto visto numerosi film, con gli occhi e con la mente.
Ho pensato di non avere un futuro. Questo molto più spesso di qualsiasi ambizione avessi avuto precedentemente. Troppe persone che mi circondano, più brave di me, più ambiziose di me, più prepotenti di me. Che ci circondano, più brave di noi, più ambiziose di noi, più prepotenti di noi. Sono andata avanti per inerzia per molto tempo. In effetti ho seguito un corso di Fisica, all'Università.
Non mi sono accorta che, in tutti questi pensieri, ero sempre me stessa: io, che volevo creare e fare la differenza, semplicemente, non importa come, con quali titoli o lauree. Semplicemente con il mio cuore, la mia logica, la mia modestia, la mia immodestia, la mia testardaggine; i miei dubbi, i miei amici, i miei nemici, i miei pensieri.
E oggi? Credo di sapere quel che voglio fare: esattamente quel che sto facendo. Amare il metodo scientifico e diffonderlo, come un pettegolezzo, una religione, un modo di vivere, una malattia. Amare la scienza e diffonderla, come quelle risate contagiose, la follia, i gesti, l'amore.



giovedì 26 aprile 2018

Aprile

Questo mese è stato proprio bello. Ho rivisto un'amica che raramente sento, ancor meno vedo; un gruppo di cinque si è riunito allegramente dopo qualche anno; segnato quattro anni insieme. Soddisfazione anche a "scuola": un meritato 29. Ho poi letto qualche bel libro, visitato due castelli e imparato molto altro. <3



lunedì 12 febbraio 2018

Il cellulare mi predice il futuro

Amando particolarmente la funzione di predizione della frase del cellulare, ho deciso di provare a vedere cosa mi avrebbe detto del mio futuro. Eccovi l'illuminante risultato.

Il 2018 sarà un anno in meno rispetto al momento di cui parliamo oggi e domani mattina alle loro scelte finanziarie.
In amore sarai sempre nel gruppo di un autore del libro che mi ricorda un libro del primo appello di neuro, e dov'è il mio pc è un po' troppo presto per la sua voce.
All'università andrà in scena il fatto che non ci siamo visti più volte, e senza dormire da un pezzo. Incontrerai l'uomo che non si direbbe che ci sono quelle ragazze di cui parliamo, e non perché lo dico io.
Quanto a soldi, veri, e senza cibo.
Il tuo motto per quest'anno: "Sei solo, perché non ho potuto vedere quanti anni hai letto il messaggio tradotto in italiano."

Che meraviglia.



lunedì 28 agosto 2017

Test attitudinali molto efficaci

"Che università scegliere? Facciamo un test" pensai cinque anni fa.
Ecco i risultati:

TEST 1 (21 domande): "Sei più portato per l'area medico - sanitaria"
TEST 2 (10 domande): "Ambito giuridico - economico - sociale"
TEST 3 (120 domande): Psicologia
TEST 4 (18 domande): "Ti consigliamo: AREA UMANISTICA"

Cosa ho fatto di male?