Si dice che tempo sia il regalo più prezioso che si possa fare, perché non torna indietro. E' vero. Ed è incredibile come facciamo questo regalo immenso a moltissime persone e questioni di cui in realtà ci importa assai poco.
Non possiamo scegliere il nostro nome, quanti anni avere, chi siano i nostri parenti e i nostri educatori. Talvolta non possiamo scegliere che strada seguire, che amici avere e che relazioni intraprendere, e soprattutto quali rapporti continuare. Non possiamo prendere le nostre vite in mano, non siamo maestri di noi stessi, perché siamo costretti a seguire linee guida che ci impongono cosa imparare, dove possiamo andare, in cosa siamo limitati. Non possiamo decidere come sia la nostra vita, però ne siamo ugualmente responsabili. Perché in effetti possiamo scegliere: tutto quello che ci piomba addosso è casuale; come noi reagiamo, invece, non lo è. Noi dipendiamo da noi, anche se il resto dipende dal destino, dal caso, dal casino. E il tempo, che regaliamo e sprechiamo come se nulla fosse, è continuamente presente, a schiacciarci inesorabile, a ricordarci che il prezzo da pagare è sempre lo stesso, sia che viviamo sia che sopravviviamo, e a dirci di approfittare, perché non fa sconti a nessuno. Anzi.
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