Chi meglio di lei, formata da migliaia di pietre, di conchiglie, di particelle di forme e colori e dimensioni diverse, come lo siamo noi. Anch'essi ricordi di qualcosa che è stato vivo.
Chi meglio di lei, che sopporta il peso di qualunque cosa.
Chi meglio di lei per raccogliere i nostri pezzi - frammenti che colgono frammenti, polvere che raccoglie polvere. E da essi, anche da ciò che è bruciato, anche da ciò che è spezzato, anche da ciò che non esiste più, può rivivere il deserto, e dalla morte rifiorire. Tutto può ricrescere, anche laddove non pare esservi un seme, non sembra esserci speme: un filo d'erba alla volta, petalo per petalo, ognuno al suo posto, in equilibrio costante, un susseguirsi di vitalità insperate che si aiutano l'un l'altra, si difendono, collaborano, convivono, coevolvono.
E così, chi meglio della terra può essere latore di speranza? Chi spiegare come dovrebbe essere Vivere?
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